"Io mi candido contro Salvini, perché siamo agli antipodi. La mia storia è la dimostrazione che le cose non stanno come dice lui". Parole di Geri Ballo, candidata al Sud del Partito Democratico alle elezioni europee di domenica 26 maggio. E parole di sfida al ministro dell'Interno
La candidata anti-Salvini e anti Lega, da Tirana con furore, e laureatasi a Torino, si occupa di integrazione, minoranza e del Mezzogiorno. E intervistata dall'Adnkronos ha raccontato: "Un Italia sono arrivata alla fine degli anni '90, avevo 11 anni. La Lega nord faceva i manifesti criminalizzando gli albanesi, ne rimasi ferita". Una ferita rimarginata, ma mai dimenticata dalla Ballo, che, ora, punta il dito contro il Carroccio:"Poi è stata la volta dei romeni, poi dei Rom, ora degli africani. Prima, in origine, c' erano i meridionali. Ora siamo alla deriva contro le donne e ogni tipo di minoranza…".
Dall'incontro con madre Teresa di Calcutta che l'ha folgorata – "L'ho vista più volte, una fonte di ispirazione incredibile" – al volontariato, passando proprio per la passione e l'impegno per la politica, la dem punta forte contro la Lega e dritto verso il Parlamento Europeo: "Io mi candido per raccontare un'altra storia, che poi è quella del Meridione, delle culture si contaminano e si arricchiscono. È la storia della cultura del Sud che parla tutta contro Salvini, è la storia di un Mezzogiorno che deve essere raccontato nei termini giusti".
E, infine, Geri Ballo chiosa così: "Sentirsi europei è bellissimo, io vengo da un Paese che meno di trent’anni anni fa era sotto un regime feroce. Ho chiaro cosa vuol dire stare dietro i muri.
L'Europa come ideale è tutt' altro da rinnegare. Dobbiamo tornare ad appropriarci dei sogni come quello europeo per non cadere in quel cinismo bieco che Salvini rappresenta".Insomma, il guanto di sfida è stato lanciato: Salvini lo raccoglierà?
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