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Germania, Frank-Walter Steinmeier eletto presidente della Repubblica

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha assicurato che il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier sarà un "magnifico" presidente della Germania

Germania, Frank-Walter Steinmeier eletto presidente della Repubblica

Con 931 voti su 1.253, il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier, ex ministro degli esteri tedesco, è stato eletto presidente della Germania, con la maggioranza assoluta dell'assemblea federale. È il dodicesimo presidente della repubblica.

"Non è meraviglioso? Non è realmente meraviglioso che questa Germania, la nostra difficile patria come la chiamò Gustav Heinemann (presidente socialdemocratco dal 1969 al 1974, ndr) sia diventata per molti un'ancora di speranza?" - ha detto il neopresidente - "Mi riempite di coraggio".

L'ex ministro degli esteri, che contava sull'appoggio dei partiti della Grosse Koalition, nonché di Verdi e liberali, ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di coraggio per preservare ciò che abbiamo, cioè libertà e democrazia in un'Europa unita". Steinmeier ha poi ringraziato chi ha votato per lui nell'assemblea e ha promesso a tutti coloro che non lo hanno fatto che lavorerà per guadagnarsi la loro fiducia. In Germania l'incarico di presidente ha principalmente funzioni rappresentative e deve incarnare l'unità del Paese, per cui la persona scelta sospende la sua filiazione politica per il periodo in cui rimane in carica.

La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha assicurato che il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier sarà un "magnifico" presidente della Germania e si è detta convinta della sua capacità di guidare il Paese e raccogliere consensi in "tempi difficili". "Sarà presidente in tempi difficili" ed "è un buon giorno per la Germania", ha affermato Merkel in una breve dichiarazione alla stampa dopo la votazione dell'Assemblea federale.

Dopo anni di lavoro insieme, Merkel come cancelliera e Steinmeier come ministro degli Esteri, la leader della Cdu ha sottolineato che Steinmeier ha sempre avuto "tatto" per "cercare strade da seguire e trovare soluzioni" nelle situazioni più difficili, e si è augurata che questa caratteristica lo aiuti anche nella politica interna. Il nuovo capo di Stato, ha sottolineato la cancelliera, è una persona vicina alla gente, che conosce i problemi dei cittadini e che è capace di trovare compromessi.

Arrivati anche gli auguri del presidente russo, Vladimir Putin, che ha inviato un messaggio congratulandosi per l'elezione alla presidenza della Germania e invitandolo a recarsi in visita in Russia "quando lo riterrà opportuno". Putin si è detto certo che "la gestione di Steinmeier di un incarico di tale responsabilità favorirà lo sviluppo delle relazioni russo-tedesche nell'ottica del rafforzamento di stabilità e sicurezza nel continente europeo e in tutto il mondo". Steinmeier assumerà l'incarico il prossimo 18 marzo.

Chi è Frank-Walter Steinmeier

Il socialdemocratico Frank-Walter Steinmeier è stato eletto 12esimo presidente della Repubblica in Germania. Tre mesi dopo la sua designazione a candidato del partito, l'Spd, appoggiato anche dai conservatori di Angela Merkel, ha ottenuto la maggioranza assoluta dell'Assemblea federale con 931 voti su 1.253. Succede così a Joachim Gauck, pastore protestante e dissidente della Germania comunista, dopo essere stato ministro degli Esteri ed essersi affermato come una delle figure politiche più stimate della Germania contemporanea. Cordiale, a volte serio, 61 anni, si è affermato negli anni soprattutto come esperto di situazioni di crisi e ospite di eventi internazionali, con grande attenzione alla vicenda ucraina e al conflitto nell'est del Paese. A fine gennaio ha lasciato l'incarico al successore Sigmar Gabriel, senza tuttavia essere riuscito a garantire una stabilizzazione dell'area, nonostante i vari tentativi di mediazione con Kiev e Mosca. Nato il 5 gennaio 1956 a Detmold, Steinmeier è entrato nell'Spd nel 1975, ma non ha fatto carriera fino al 1991, quando è diventato consigliere di Schröder, allora primo ministro della Bassa Sassonia. È divenuto quindi segretario di Stato della cancelleria e, nel luglio 1999, capo del dipartimento, ossia la guida del Gabinetto del capo di governo. È da questa posizione che si è affermato come uno dei politici più importanti dell'era Schröder, incaricato di coordinare la politica governativa e mente della cosiddetta Agenda 2010, piano di riforme sociali del cancelliere. Con la sconfitta elettorale del 2005 e la salita al potere di Angela Merkel, è diventato ministro degli Esteri del governo di grande coalizione, raccogliendo la pesante eredità di Joschka Fischer. Nel novembre 2007 è diventato vice cancelliere, dopo le dimissioni del ministro del Lavoro Franz Müntefering. Da quel momento in poi, Steinmeier ha spinto sull'acceleratore, sia per quanto riguarda i rapporti con Merkel, sia verso l'allora presidente dell'Spd, Kurt Beck, molto più aperto verso la sinistra rispetto allo stesso Steinmeier, vicino al centrismo di Schröder. Beck avrebbe potuto essere l'aspirante a una nuova vittoria elettorale dell'Spd, se non fosse stato per l'attacco a sorpresa proprio di Steinmeier e Franz Müntefering, altro uomo di Schröder. Steinmeier si candidò alla cancelleria, ma con risultati disastrosi, facendo cadere il partito in basso nelle elezioni generali, vinte nuovamente da Merkel, con l'alleanza del Partito liberale (Fpd). Alle elezioni del 2013 i liberali non entrarono in Parlamento, quindi fu necessaria una nuova grande coalizione tra Cdu e Spd. E fu allora che Steinmeier tornò a dirigere il ministero degli Esteri. È sposato dal 1995 con l'avvocata Elke Büdenbender, a cui sette anni fa donò un rene per un trapianto.

La coppia ha una figlia.

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