Gianfranco Fini continua a parlarsi addosso: "Il Cav sbaglia"

L'ultima sparata, anzi, "sparatina", arriva dal sito della Fondazione liberadestra.com e riguarda la crisi di Forza Italia e l'idea del Cav di un nuovo partito

Gianfranco Fini continua a parlarsi addosso: "Il Cav sbaglia"

La vera notizia è che Gianfranco Fini abbia ancora qualcosa da dire. Comprensibile. Il silenzio (quando è prolungato) diventa pesante. Come un macigno. E allora, ciclicamente, l’ex leader del Msi, di Alleanza Nazionale, prova a ricavalcare l'onda della polemica. Appena sente pronunciare la parola "destra" o, meglio ancora, "estrema destra", viene colto da un moto di ribellione. Una necessità irrefrenabile di proferire verbo. Anche se nessuno glielo ha chiesto. Almeno non di recente (due anni, circa).
E anche nel chiassoso mondo dei social, sembra la particella della famosa pubblicità dell'acqua minerale: "C'è nessuno?". Esiliato, insomma, anche su Twitter. E vabbè, meglio così.

Eppure, quello che sembra mantenere vivo l'ormai defunta anima politica di Fini, è il livore nei confronti di Silvio Berlusconi. Cosa che capita spesso andando avanti con l'età.

L'ultima sparata, anzi, "sparatina", arriva dal sito della Fondazione liberadestra.com e riguarda la crisi di Forza Italia e l'idea del Cav di un nuovo partito. A ragion di Fini, una pensata "sbagliata e impossibile da realizzare". E continua (pure): "Come era facilmente prevedibile a venti giorni dalle elezioni regionali nessuno tra i cosiddetti moderati con cui costruire il futuro partito repubblicano ha dato credito alle sue parole".

Secondo Gianfranco Fini, che di flop, modestamente, se ne intende: "È evidente che proprio il fatto che la proposta venga da Berlusconi pone interrogativi e problemi che vanno al di là della natura del personaggio, che non ha notoriamente la modestia e l'umiltà tra le sua maggiori virtù".

Poi il colpo da "maestro": "Sarebbe davvero ridicolo mettere tutti insieme coloro che fino ad oggi hanno sostenuto Renzi, o da domani non vogliano più farlo, senza individuare prima il minimo comune denominatore culturale e programmatico della nuova formazione politica. Siccome la proposta è di Berlusconi per Forza Italia è automaticamente l'unica via. E per la stessa ragione è per gli altri sbagliata e impercorribile".

Improvvisamente, l'idea del Cav sembra sempre più possibile. Fare tutto il contrario di quello che pensa e (ancora) dice Gianfranco Fini, potrebbe essere davvero la decisione politica più azzeccata visto come è finito. Lui.

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