Giorgetti: "Chissà quanto dura il governo. Qualcosa bisogna inventarsela"

Il sottosegretario leghista sulla manovra: "Qualcosa va inventato". Continua il pressing dei grillini sul braccio destro di Salvini

Giorgetti: "Chissà quanto dura il governo. Qualcosa bisogna inventarsela"

La Lega non vuole strappi. Non ora, non prima delle elezioni europee. Il messaggio che Salvini, secondo il Corriere, avrebbe inviato alle sue truppe è quello di evitare che "il ponte tibetano" del governo possa cadere prima che si aprano le urne per la partita di Bruxelles. Poi si vedrà. Eppure da qualche giorno a finire sotto i riflettori è il sottosegretario Giancarlo Giorgetti, su cui si rincorrono retroscena sulla sua posizione nell'esecutivo e sugli attacchi del M5S per quelle che Di Maio pare considerare "manine" teleguidate dal braccio destro del leader del Carroccio.

La prima "manina" era stata evocata con il dl Fisco. Giorgetti fu il primo indiziato. La seconda nei giorni scorsi, quando alla Camera il governo è andato sotto in un emendamento al ddl Anticorruzione. I retroscena parlavano di un vicepremier infuriato col sottosegretario alla presidenza del Consiglio: affondi smentiti il giorno dopo, ma comunque andati a segno. Tanto che secondo il Corriere, Giorgetti sarebbe arrivato a dire: "Io mi sono rotto" di essere considerato sempre come l'ispiratore dei complotti.

Giorgetti conosce bene le maglie della politica. Come ricorda Verderami, a luglio invitò tutti a fare "attezione ai mercati". Poi a settembre disse che "così si va a sbattere". E a ottobre chiese di "abbassare i toni" con l'Ue. È lui, nella Lega, che vorrebbe cercare più dialogo con Bruxelles convinto che un compromesso sia ancora possibile.

Ma quello che davvero sembra preoccuparlo è il comportamento dei grillini. Dopo la "sconfitta" al voto sul ddl Anticorruzione, Di Maio chiese a tutti i ministri di presentarsi in aula.

Giorgetti, racconta il Corriere, nel vedere quella scena avrebbe esclamato: "Che cinema, che cinema". Tanto che dal "portiamo a casa la manovra e poi vediamo", ora il pensiero del sottosegretario sul futuro del governo sarebbe mutato: "Chissà quanto dura", avrebbe detto secondo il quotidiano di via Solferino.

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