Dopo giorni di trattative, incontri e vertici, ancora nulla di fatto. Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno chiesto ancora tempo al Quirinale per arrivare ad un'intesa sul programma di governo. Di fatto il leader della Lega uscendo dall'incontro con il Capo dello Stato ha affermato: "Le posizioni di Lega e M5S partono da una notevole distanza e nel rispetto dei diritti umani, dei trattati, della solidarietà, lo dico da padre di famiglia, però mi rifiuto di pensare all'ennesima estate/autunno degli sbarchi, del business dell'immigrazione clandestina in saldo. E quindi su questo la Lega deve avere mano libera per la tutela della sicurezza dei cittadini e smantellare il business sulla pelle di queste persone".
Parole che lasciano intendere come la chiusura del programma sia ancora molto lontana. E così Giancarlo Giorgetti conversando con i giornalisti si è concesso qualche battuta su come stanno andando le trattative: "Siamo più vicini ad un accordo o al voto? A un accordo per il voto. La chiarezza - aggiunge - aiuta sempre. Sono le cose confuse che non aiutano. È giusto chiarire quello che pensiamo". A quanto pare ci sarebbe anche qualche frizione sui nomi.
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