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Giorgetti: "Necessario chiarimento ​sul futuro della flat tax"

Giorgetti si chiama fuori da un posto Ue: "Non credo che farò il Commissario". Poi manda un messaggio chiaro ai 5 Stelle

Giorgetti: "Necessario chiarimento ​sul futuro della flat tax"

Giancarlo Giorgetti (per il momento) si tira fuori dalla corsa ad una poltrona di commissario Ue. A L'Intervista di Maria Latella su Sky tg24 afferma: "Non sono interessato e probabilmente non sono adatto a fare il Commissario Europeo, il governo si deve orientare ad altre soluzioni. Escludo che andrò in Europa". Parole chiare quelle del leghista che di fatto riaprono i giochi per un posto in Commissione Ue. Di fatto lo stesso Giorgetti aveva ricevuto ieri due endorsement di peso, quello del presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani e quello del presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Ma a quanto pare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio potrebbe rifiutare una poltrona a Bruxelles. Giorgetti poi parla anche della manovra che sarà il vero banco di prova del governo. Movimento Cinque Stelle e Lega infatti dovranno sottoporsi ad uno "stress test" proprio sulla legge di Bilancio che andrà ad intrecciarsi con la procedura di infrazione voluta dall'Europa. Il punto più importante è quello della flat tax.

Sulla grande riforma fiscale i gialloverdi si giocano tutto e fanno una scommessa sulla tenuta dell'esecutivo. Le coperture continuano ad agitare via XX Settembre che di fatto dovrà trovare le risorse per dare il semaforo verede al nuovo regime del Fisco. Su questo punto da inserire in manovra, Giorgetti ha le idee molto chiare: "Conte, Di Maio e Salvini si guardino negli occhi e si dicano se la riforma fiscale e la flat tax la vogliono fare. Sì o no, lo devono dire al mondo e a chi ci ha votato. Un chiarimento dovrebbe essere inevitabile". Sul futuro del governo il sottosegretario vuole certezze e di fatto proprio sulla flat tax potrebbe spezzarsi il patto con i 5 Stelle. Giorgetti però scongiura un ritorno ad un governo tecnico. E frena anche sull'ipotesi urne anticipate a settembre.

Per il momento la Lega cerca di serrare i ranghi per ottenere un passo decisivo nella prossima legge di Bilancio che potrebbe (davvero) ridurre le tasse che gravano sulle famiglie italiane.

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