La condanna rimane. Ma cambia: 6mila euro contro l'anno di carcere inflitto in primo grado. Si chiude cosi alla Corte d'Appello di Ancona anche il secondo round di un match che va avanti da sei anni: Beppe Grillo ha diffamato il professor Franco Battaglia (difeso dall'avvocato Lauretta Giulioni), associato di chimica-fisica all'Università di Modena e firma del Giornale. Nel 2011, alla vigilia del referendum sul nucleare, Michele Santoro aveva invitato in studio alcuni esperti, fra cui Battaglia, da sempre paladino dell'atomo e del suo utilizzo.
Così l'editorialista del Giornale era finito nel mirino del comico genovese che qualche giorno dopo, nel corso di un comizio a San Benedetto del Tronto, lo aveva apostrofato con parole durissime: «Ai tempi del fascismo non si mediava Anch'io non voglio mediare: Battaglia, che è pagato dalle multinazionali, lo prendo a calci nel c... e lo sbatto in galera». Un discorso inaccettabile e minaccioso, costruito con lo scopo di screditare uno studioso apprezzato dai lettori per la sua capacità di ribaltare luoghi comuni. SteZu- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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