Giudice ideale dopo l'uragano delle molestie

Giudice ideale dopo l'uragano delle molestie

Parole di Asia Argento «Ha bisogno di X Factor». In verità è X Factor ad avere bisogno di Asia Argento. Vanno così gli affari della tivvù, dunque che torni in video la protagonista di un caso prima clamoroso e, dopo, ridicolo. Anzi, al posto degli organizzatori del talent show, cercherei di agganciare anche Jimmy Bennett, musicista rock (così riferisce il suo curriculum) in tal modo si potrebbe completare il cast vario, di personaggi e interpreti, per far schizzare in alto share e ascolti.

Asia Argento non deve pentirsi di nulla se nulla ha fatto, a parte certe sceneggiate, segnali di una fragilità a volte infantile, comprese le esibizioni a Ballando con le stelle e le tragiche considerazioni successive («uno dei periodi peggiori della mia vita, lo ricordo con orrore»). Non so e non mi interessa sapere quale siano le altre esperienze di vita dell'Argento ma so che questa vicenda dell'assalto al minore e della trasformazione da vittima di Weinstein in vampiro di Bennett sapeva di truffa all'intelligenza. Ora la questione sul suo ritorno nella giuria di X Factor ribadisce il concetto che il talent non è importante per la qualità e la bravura dei concorrenti ma per la celebrazione dei giurati, scelti apposta per la loro identità e notorietà professionale. Trattandosi di giudicare cantanti e musicisti ci si domanda quali sia la competenza, o talento in materia, della stessa Argento, se non la sua relazione con l'artista Morgan o con altri personaggi glam.

Ma questo è un dettaglio marginale, conta la sostanza, Argento è innocente, il codice etico o deontologico di X Factor è roba che far ridere i defunti, lo show abbisogna di figure di richiamo e non c'è dubbio che, dopo l'uragano di questi mesi, la naufraga Asia sia la più adatta a interpretare se stessa, sedotta e abbandonata ma, come sempre accade dalle nostre parti, rivestita a festa, compatita ed eletta a regina. Non credo nemmeno che Asia Argento desideri tutto questo, è stata travolta dal sistema che lei ama frequentare, ha ritenuto di potere diventare il simbolo rivoluzionario, è finita sotto il fuoco amico. Anche la partecipazione a un programma tv può significare il riscatto.

E allora mi sento di tifare per Asia, la sua storia è da tripla, passata dalla sconfitta (2), alla vittoria (1), al pareggio (X) che è il segno del suo fattore di libertà. Lasci, però, a noi, la facoltà di cambiare canale.

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