Sinistra, proposta choc: requisire temporaneamente le case sfitte

Pd, Avs e 5Stelle all'attacco di affitti brevi e B&B. L'alt di Confedilizia: "Leso il diritto di proprietà"

Sinistra, proposta choc: requisire temporaneamente le case sfitte
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Il campo largo vuole restringere la proprietà privata. Come? "Di fronte alle locazioni turistiche che stanno svuotando i quartieri - prosegue il vicecapogruppo dei deputati rossoverdi - proponiamo un limite ai giorni di affitto breve e un tetto al numero di B&B per zona", ha detto ieri Marco Grimaldi di Alleanza Verdi e Sinistra nel corso di una conferenza stampa organizzata dall'Unione Inquilini. Tema non nuovo per il partito che ha portato Ilaria Salis all'europarlamento. La notizia, però, è che sul palco ieri non c'era solo Grimaldi ma anche Agostino Santillo del 5s e Marco Furfaro del Pd. L'abbiamo portato ai picchetti anti-sfratto", ha detto con orgoglio Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale dell'Unione Inquilini che citiamo il sito internet si vanta di aver prodotto dal 1974 al 1980 "occupazioni di case e fabbricati sfitti". Furfaro, dal canto suo ha attaccato il governo e sottolineato che "ci sono punti di convergenza comune e tracce di arricchimento di lavoro reciproche". Del resto, basta ricordare la guerra agli Airbnb dichiarata dai comuni di Firenze, Roma e Bologna, tutti guidati da sindaci del Partito Democratico. Non solo. Nel maggio scorso l'eurodeputato Dem, Pierfrancesco Maran (ex assessore all'urbanistica del Comune di Milano), aveva lanciato l'idea di mettere un "tetto all'aumento annuale degli affitti" per rendere "più vivibili e accoglienti le città senza penalizzare i proprietari, tutelandoli sul piano contrattuale". In realtà, in Italia quel tetto c'è già e non può superare, a seconda dei casi, il 75% o il totale dello specifico indice Istat dei prezzi al consumo (con contratti tutt'altro che brevi). Inoltre, se il proprietario usufruisce della cedolare secca, non può applicare neppure quell'aggiornamento e deve tenere il canone bloccato per tutti i cinque o gli otto anni.

Il piano casa pubblico proposto ieri dal trio Avs-5s-Pd (per ora solo a parole, non risultano ancora documenti dove leggerne i punti programmatici) viene già definito come un piano di "giustizia abitativa". Che chiede "500mila nuove case popolari senza consumo di suolo" e pure il "censimento degli immobili vuoti, il loro riutilizzo per l'edilizia sociale e delle penali fiscali e in alcuni casi requisizione temporanea, non per la piccola proprietà, ma per i grandi speculatori che tengono decine di immobili sfitti".

Il tema della requisizione temporanea, commenta a il Giornale il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, "è devastante per il mercato immobiliare, così come è folle parlare di speculazione e di censimenti. Per far tornare sul mercato quegli immobili sfitti che sono diventati un peso anche per i proprietari non si deve punire questi ultimi ma incentivare gli affitti lunghi con sgravi fiscali, come chiediamo per la prossima manovra, e garanzie nei rientri in possesso. Gli sfratti rapidi sono un vantaggio per gli stessi inquilini. Senza dimenticare che se guardiamo l'andamento degli ultimi dieci anni, tutti i dati di riferimento sugli sfratti sono in discesa".

La stessa crociata contro gli affitti brevi, sottolinea ancora Spaziani Testa, "non è solo sbagliata in linea di principio per l'evidente lesione del diritto di proprietà, ma anche inutile e dannosa.

Inutile perché con queste limitazioni le famiglie non tornano nei centri storici e dannosa perché gli unici effetti sono la crescita del numero di case vuote". Nel recente incontro a Palazzo Chigi con il governo sulla prossima legge di bilancio Confedilizia ha posto l'attenzione su tre temi: politiche abitative, lotta alla desertificazione commerciale e incentivi edilizi.

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