Governo, in 3 giorni lo scontro finale

Tra il 20 e il 22 agosto si decide il destino del governo e della legislatura. E sullo sfondo resta il "trappolone" inciucio

Governo, in 3 giorni lo scontro finale

Il sentiero stretto della crisi che può portare al voto o all'inciucio M5s-Pd di fatto poserà le sue basi su tre giorni della prossima settimana. Come è noto il Senato ha respinto le richieste del centrodestra di votare la sfiducia a Conte già nel corso di questa settimana. E così tutto si giocherà dopo Ferragosto. Il primo giorno da tenere d'occhio è martedì 20 agosto. Conte va al Senato alle 15 e riunirà l'Aula di palazzo Madama per delle comunicazioni. In questa fase, come previsto dal regolamento del Senato, possono essere presentate delle risoluzioni per poi essere votate. Le opzioni sul tavolo sono due: Conte attende il voto oppure decide di salire al Colle. Il giorno dopo, il 21 agosto, Conte invece sarà alla Camera. Qui parlerà alle 11:30. L'appuntamento con il premier è stato stabilito dalla capigruppo di ieri sera. Anche in questo caso Conte potrà attendere l'esito del voto oppure recarsi immediatamente al Quirinale da Mattarella. Poi c'è il giorno della resa dei conti: il 22 agosto. In quella data è fissata la discussione alla Camera sul taglio dei parlamentari.

Montecitorio nello stesso giorno dovrà procedere con il voto finale su questo provvedimento. Ma fate attenzione: se Conte va da Mattarella già nella giornata di martedì 20 agosto dopo le comunicazioni al Senato, allora la strada intrapresa è quella della crisi di governo. Conte portrebbe dimettersi e da qui scatterebbe un "reset" sulle altre due date in calendario. Verrebbero eliminate le comunicazioni alla Camera e potrebbe saltare il taglio dei parlamentari. Di questa ipotesi è convinto il Partito democratico che con Delrio fa i conti sul calendario: "È pura teoria. Se c'è la sfiducia a Conte non è possibile nessuna calendarizzazione". Posizione questa simile a quella di Di Maio: "Dovete sapere che quando viene sfiduciato un governo, si paralizza anche l’attività parlamentare e si cancellano i calendari. Dunque, se la Lega sfiducia Conte il 20 agosto lo fa solo per non tagliare i parlamentari due giorni dopo.

E avrà preso in giro ancora una volta gli italiani. E niente, stavolta gli è riuscita male... Vediamo che faranno davanti a Conte. Noi li aspettiamo al varco". Il destino della legislatura è appeso al calendario...

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