Governo, Alfano minaccia: "Forza Italia non avrà niente gratis"

Renzi trama col Colle per restare fino a elezioni. Ma il Cav: "Niente inciuci, il Pd formi il governo". E Alfano attacca: "Forza Italia non avrà niente gratis"

Governo, Alfano minaccia: "Forza Italia non avrà niente gratis"

Un attacco a testa bassa, violentissimo. In un momento, tra l'altro, di tensione politica alle stelle. Mentre il premier Matteo Renzi tenta l'inciucio con il capo dello Stato Sergio Mattarella per restare in carica fino al voto dopo la sentenza della Consulta, il ministro dell'Interno Angelino Alfano alza il tono dello scontro puntando contro Forza Italia. "Chi va cercando pretesti per far proseguire la legislatura, mi riferisco in primo luogo a Forza Italia - tuona il titolare del Viminale prima della riunione dei gruppi di Area Popolare al Senato - sappia che non lo otterrà gratis". E cala così le carte di un governo che vuole occupare le poltrone fino al voto.

All'indomani della sconfitta di Renzi al referendum costituzionale, Alfano prevede un'accelerazione verso elezioni anticipate che si potrebbero svolgere già a febbraio. "Se dovessi puntare una fiche, un euro - ha dichiarato ieri a Porta a Porta - direi che noi non andiamo a votare in primavera ma in inverno, a febbraio 2017". Secondo il ministro dell'Interno, formare un governo dopo il governo Renzi è "molto difficile". "Sono convinto che questa legislatura volga al termine", ha insistito garantendo che la legge elettorale non sia in alcun modo un problema. "Sono dell'idea che c'è il consultellum al Senato e l'Italicum alla Camera - ha ricordato - se il presidente della Repubblica, che è la nostra bussola lo riterrà, io credo che ci siano le condizioni per andare a votare così - ha continuato - e se la Corte Costituzionale interverrà in tempo ci sarà un consultellum'sia al Senato che alla Camera". L'obiettivo è galleggiare, appunto, fino a febbraio.

Secondo quanto anticipato oggi da Adalberto Signore sul Giornale, infatti, Renzi si giocherebbe tutto a febbraio, appena la Corte Costituzionale si sarà pronunciata sull'Italicum, cancellando il ballottaggio e rendendo omogenei i sistemi di voto di Camera e Senato. Fino ad allora rimarrebbe a Palazzo Chigi per gestire in prima persona la fase di transizione. "Nessun inciucio - ha commentato Silvio Berlusconi - macché larghe intese. Il centrosinistra ha la maggioranza, sbrogli la matassa senza di noi". Altro che patto del Nazareno bis, per il Cavaliere "spetta al Pd dare vita a un nuovo governo con il compito di mettere in sicurezza i conti pubblici, con l'approvazione della legge di bilancio, e soprattutto consentire al Parlamento l'approvazione di una nuova legge elettorale basata su criteri che garantiscano la effettiva corrispondenza tra la maggioranza parlamentare e la maggioranza espressa dagli elettori".

Molto diversi i toni di Alfano. Che attacca a testa bassa Forza Italia (guarda il video). "Sappia che non otterrà niente gratis", ha tuonato prima della riunione dei gruppi di Area Popolare al Senato.

"È troppo comodo far proseguire la legislatura e scaricare il peso su altri - ha continuato - siamo stati e siamo un partito di persone serie e responsabili ma non ad ogni costo. Per noi l'ancoraggio resta sempre il presidente della Repubblica". Resta ora da capire il senso dell'attacco di Alfano. E, soprattutto, quale sarebbe il prezzo da pagare.

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