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Lo spiraglio, poi il gelo dei renziani: "Non ci hanno avvisati"

I pontieri al lavoro per evitare una crisi già scritta. Si apre uno spiraglio tra Conte e Renzi, ma poi Italia Viva rompe di nuovo

Lo spiraglio, poi il gelo dei renziani: "Non ci hanno avvisati"

La crisi di governo potrebbe rientrare? Difficile a dirsi. L'ultima indiscrezione dell'Adnkronos che proviene da Palazzo Chigi parla di uno spiraglio tra Matteo Renzi e Giuseppe Conte che potrebbe portare a un riavvicinamento delle parti. La distensione nella maggioranza è tuttavia destinata a durare poco. Proprio mentre il premier sale al Qurinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un "incontro interlocutorio", ecco calare di nuovo il gelo sulla trattativa. "Nessuno ci ha avvisati...", fanno sapere da Italia Viva obbligando i pontieri, che da ieri notte lavorano senza sosta per trovare una soluzione meno drastica, a rincominciare da copo. Il loro obiettivo è uno solo: uscire dal pantano. Questa è anche la richiesta che arriva dal Quirinale nonostante il Cdm di ieri non abbia portato una risoluzione ma, anzi, sia sembrato il preludio per l'apertura della crisi.

I pontieri al lavoro

Tra i pontieri che si starebbero dando maggiormente da fare per riavvicinare Matteo Renzi e Giuseppe Conte, stando a quanto riferisce l'Adnkronos, ci sarebbe anche Nicola Zingaretti. Il segretario del Partito Democratico starebbe lavorando sotto traccia per evitare lo showdown. Anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio sarebbe tra i pontieri. Risolta la questione del Recovery plan, con una nuova bozza realizzata considerando anche le indicazioni di Italia Viva, i renziani si sono puntati sull'assenza del Mes. Da qui la decisione di astenersi dal voto, che però proprio dai pontieri viene vista non tanto come un ultimatum, ma piuttosto come un tentativo di apertura. Matteo Renzi ha comunque alzato la posta per continuare a supportare questo governo, non negando comunque il suo appoggio per le nuove misure di contenimento. Ieri, mentre si svolgeva il Consiglio dei ministri, il leader di Iv è stato ospite di Bianca Berlinguer a Cartabianca e ha scoperto (quasi) tutte le sue carte, rivelando che nel pomeriggio di oggi avrebbero dato una risposta definitiva sulle loro intenzioni.

Ora, stando a quanto è stato riportato da fonti affidabili all'Adnkronos, Italia Viva aspetterebbe un segnale da parte di Giuseppe Conte entro le 17.30. A quell'ora è fissata la conferenza stampa di Matteo Renzi. Pare che un incontro tra Renzi e Conte non sia stato messo in agenda, nel pomeriggio sono previsti i lavori della maggioranza e nonostante ci siano pressanti richieste per un faccia a faccia, questo non è attualmente previsto. Tuttavia le manovre per ricucire la crisi proseguono e i risultati sembra stiano arrivando, almeno così dice chi si trova in queste ore in prima linea per rinsaldare quel che resta della maggioranza e riavvicinare Renzi e Conte.

La rottura di Italia Viva

Ma da Italia Viva non sembrano conciliare. "Si sono scordati di avvisarci", dicono fonti autorevoli di Iv sulle indiscrezioni circa lo spiraglio per la risoluzione della crisi. "Lo ha detto Casalino", rispondono telegrafici dal partito di Matteo Renzi, lasciando intendere di non avere al momento intenzione di riavvicinarsi alla maggioranza per far rientrare la crisi di governo. Una presa di posizione netta e, almeno in apparenza, irremovibile, almeno fino ai prossimi aggiornamenti. A tal proposito, Gennaro Migliore, parlamentare di Italia Viva, ospite di Un giorno da pecora riferisce che sulle dimissioni "non abbiamo ancora deciso". "Uno spiraglio per evitare la crisi? Noi siamo sempre pronti all’interlocuzione, il problema è che dall’altra parte si cercavano i Mastella di turno...", ha concluso.

La salita di Conte al Quirinale

Nel primo pomeriggio, Giuseppe Conte è si è recato da Sergio Mattarella per riferire al presidente della Repubblica delle decisioni prese durante il Consiglio dei ministri e, soprattutto, per riferire sull'attuale stato della coalizione di governo. Da quanto di apprende, Sergio Mattarella avrebbe ribadito al presindente del Consiglio la necessità di uscire dall'incertezza in tempi brevi, soprattutto in vista dell'allarmante situazione pandemica in peggioramento. "Ho aggiornato il presidente Mattarella dello stato di salute della coalizione", ha detto Giuseppe Conte a termine del colloquio. Il premier ha poi aggiunto che "il presidente del Consiglio e il governo possono andare avanti solo con il sostegno di tutte le forze della maggioranza. Posso solo auspicare che tutti si possa lavorare in modo costruttivo, sicuramente una crisi in questo momento non sarebbe compresa dal Paese". Ora, "serve una maggioranza solida. Non si può prendere un voto qua e là", soprattutto perché "l'interesse cittadini viene prima di tutto".

Sul paventato ritiro dei ministri di Italia Viva, Bellanova e Bonetti, Giuseppe Conte si augura che "non si arrivi a quello, anche perchè si sta lavorando a definire una proposta di patto di legislatura". Sula possibilità di dimissioni nel caso in cui lascino i due ministri Iv, Conte è ottimista: "Spero non si arrivi a questo". Inoltre, il presidente del Consiglio ha voluto sottolineare il suo impegno per ricucire la crisi: "Fino all'ultima ora io sono disponibile e lavorerò per la coesione". A tal proposito, Giuseppe Conte ha ostentato sicurezza: "Con il Recovery Plan abbiamo dimostrato che se si lavora attorno a un tavolo in modo costruttivo si può rafforzare anche il governo".

Infine, il premier tende una mano a Renzi: "Italia Viva sa che tutte le volte che pone dei problemi in modo costruttivo e c'è una discussione vera, troveranno in me sempre il massimo interlocutore".

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