Roma Nel giorno del ritiro di Graz, i dossier delle candidature italiane per i Giochi invernali 2026 sono arrivate sul tavolo delConsiglio dei ministri. Il premier Conte ha esaminato insieme al sottosegretario alla presidenza con delega allo Sport Giorgetti i progetti di Milano, Torino e Cortina.
Il governo ha dato il proprio sostegno alla candidatura e ha passato la palla al Coni e al presidente Malagò, a cui spetta la scelta. Di sicuro la mossa dell'esecutivo rafforza l'opzione Milano, che il Coni non ha mai fatto mistero di considerare la più attrezzata. «Serve un tentativo di trovare soluzioni condivise, con riguardo al contenimento degli oneri complessivi e alla valorizzazione del rapporto costi/benefici dell'evento, tenendo conto della sostenibilità del progetto a livello sociale e ambientale, dell'eredità dei Giochi verso la città, il Paese e le future generazioni», così il governo. Esistono ancora divergenze tra i ministri M5s, schierati per Torino, e quelli della Lega, molto più sensibili su Milano.
Martedì consiglio nazionale del Coni («sarà nostra cura preparare al meglio tutte le valutazioni», ha detto Malagò), probabile un altro summit alla fine di luglio per la scelta finale. L'avversario più pericoloso resta Stoccolma, ma l'Italia dovrà fare quadrato su un'unica candidatura.
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