Via al governo Gentiloni: restano Alfano e la Boschi

Gentiloni è arrivato da Mattarella con la lista dei ministri. Poi il passaggio di consegne e il primo Consiglio dei ministri

Via al governo Gentiloni: restano Alfano e la Boschi

Paolo Gentiloni ha accettato di diventare presidente del Consiglio e ha letto la sua squadra di governo.

Da Alfano alla Boschi, dalla Madia alla Lorenzin, si tratta sostanzialmente di un Renzi bis sotto mentite spoglie, come ammette lo stesso neo premier: "Ho fatto del mio meglio per formare il nuovo governo che proseguirà nell'azione di innovazione svolta dal presidente Renzi, come si vede dalla sua struttura".

Si conferma quindi il trasloco di Angelino Alfano agli Esteri, mentre agli Interni arriva Marco Minniti. A Claudio De Vincenti va invece un nuovo Ministero per il Mezzogiorno. Entrano in squadra Anna Finocchiaro ai Rapporti con il Parlamento e Riforme, Luca Lotti, fedelissimo renziano, che andrà allo Sport, e Valeria Fedeli che sostituisce Stefania Giannini all'Istruzione.

Confermati invece Beatrice Lorenzin alla Salute, Enrico Costa agli Affari regionali, Gianluca Galletti all'Ambiente, Giuliano Poletti al Lavoro, Dario Franceschini alla Cultura, Marianna Madia alla Pubblica amministrazione, Maurizio Martina all'Agricoltura, Pier Carlo Padoan all'Economia, Carlo Calenda allo Sviluppo, Andrea Orlando alla Giustizia, Roberta Pinotti alla Difesa e Graziano Del Rio ai Trasporti.

Alla fine l'annuncio che ci si aspettava: "Proporrò Maria Elena Boschi come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio", ha annunciato Gentiloni. Nemmeno la vittoria del No al referendum e la bocciatura della riforma hanno convinto l'ex ministro delle Riforme a lasciare Palazzo Chigi.

Resta a bocca asciutta Ala, la compagine di Denis Verdini. Nonostante sembrasse che Enrico Zanetti dovesse essere confermato viceministro all'Economia, il partito ha annunciato di non voler votare la fiducia al nuovo governo.

Alle 20 il giuramento. "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della nazione", hanno pronunciato premier e tutti i ministri.

Poi a Palazzo Chigi il tradizionale passaggio di consegne tra premier uscente e nuovo presidente del Consiglio con l'ormai famigerata campanella e il primo Consiglio dei ministri. Tra Renzi e Gentiloni abbracci e baci a favore di telecamere. Insieme a loro, la neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e il suo predecessore Claudio De Vincenti.

Anche per loro foto di gruppo e saluti calorosi con il presidente del consiglio uscente. Renzi ha anche regalato a Gentiloni una felpa con la scritta Amatrice. Al termine della cerimonia Renzi ha lasciato palazzo Chigi salutato dal picchetto d'onore.

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