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Il governo soffia sui gilet gialli: "Evitare che arrivino in altri Stati Ue..."

Di Maio e Giorgetti rivendicano le politiche sociali contenute in manovra: "In Italia evitati disordini in piazza"

Il governo soffia sui gilet gialli: "Evitare che arrivino in altri Stati Ue..."

In Francia i gilet gialli mettono in ginocchio Macron, costringendolo - di fatto - ad una resa, e in Italia il governo s'intesta le lotte dei francesi con la pettorina. Ponendosi come "argine" alla nascita di un'ondata simile di protesta anche nelle piazze del Belpaese.

Il giorno dopo il discorso del presidente francese (visto da 21 milioni di cittadini), tra grillini e leghisti è corsa a soffiare sul vento dei gilet gialli. "Vorrei evitare di vederli arrivare in altri Stati dell'Ue - ha detto stamattina il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Stefano Buffagni, a margine di un convegno alla Luiss - Questo è un problema di tenuta sociale". "La retromarcia di Macron - ha aggiunto - che ha dato come risposta a questi ultimi il reddito di cittadinanza che i 5 Stelle propongono e che è sempre stato criticato, è un segnale che forse ci eravamo posizionati in anticipo rispetto alle esigenze del Paese e non delle elite"

L'entusiasmo è tanto in casa grillina che anche Di Maio, in una intervista all'Adnkronos, sostiene che "noi in legge bilancio abbiamo quelle proposte che fanno parte del programma di governo e che sono anche le rivendicazioni dei gilet gialli". Ipotizzando un vantaggio per l'Italia nella trattativa con l'Ue sulla manovra dalla crisi di Macron ("salla Francia arriverà un bagno di umiltà per tutta l'Europa"), Di Maio spiega che "noi la fiducia degli italiani non vogliamo perderla, questa per noi è la cosa più importante". "Proprio guardando l'esperienza francese - continua il vicepremier - sono contento di andare contro quelli che sono i canoni del passato per le regole europee, perché quel che conta è innanzitutto non perdere la fiducia degli italiani".

Sulla stessa linea anche il braccio destro di Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti. A chi gli chiede commenti sulla decisione della Francia di stanziare risorse per gli assegni sociali (forse Macron dovrà pure sforare il 3%), il sottosegretario leghista fa notare che "forse qualcuno in Italia ci ha già pensato, senza disordini di piazza". Gli sembra "una cosa oggettiva", a Giorgetti.

"La situazione francese e quella italiana sono diverse - aggiunge - Dopodiché se la filosofia di Macron, che mi sembra fosse opposta a quella italiana, arriva a dire che è necessario stanziare sul fronte sociale in termini di integrazione vuol dire che la Francia aveva sbagliato".

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