La richiesta di nuovo deficit presentata ieri dal governo all'Unione europea ammonta a «20 miliardi di euro in termini di indebitamento netto (1,1% del Pil), corrispondenti a stanziamenti per 25 miliardi». Di questi, ha spiegato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, poco meno della metà (12 miliardi) servirà a finanziare il decreto che dovrebbe essere varato domani dal Consiglio dei ministri, mentre «le altre risorse serviranno per riserva». Ecco perché, secondo il titolare del Tesoro, non è detto che il rapporto deficit/Pil superi il tetto del 3%, in quanto l'effetto iniziale del dl in procinto di essere emanato dovrebbe essere quello di portarlo al 2,7% dal 2,2% atteso per quest'anno.
Non è detto, inoltre, che il bilancio dello Stato si appesantisca vieppiù. Nella lettera inviata alla Commissione Ue il ministro Gualtieri ha ribadito che «il governo ritiene che l'Europa dovrebbe rispondere all'emergenza non solo sfruttando la flessibilità del Patto di stabilità, ma anche preparando un pacchetto di stimolo fiscale». Una richiesta alla quale Bruxelles è sensibile.
Cosa conterrà, quindi, il decreto? Il numero uno di Via XX Settembre, nelle audizioni alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato ha spiegato che «potenzieremo le risorse per la cassa integrazione in deroga e il fondo di integrazione salariale per tutto il territorio e per tutte le imprese, un sostegno al reddito per lavoratori non coperti da cassa integrazione per gli autonomi i lavoratori a tempo determinato, per i genitori che lavorano e che si trovano in difficoltà per la chiusura delle scuole». Sostanzialmente queste misure dovrebbero costare tra i 2 e i 3 miliardi di euro. L'asse portante è l'estensione della cig ordinaria all'80% della retribuzione alle imprese sotto i 15 dipendenti e a quelle dell'artigianato, mentre si sta studiando una sorta di riproposizione dell'assegno da 500 euro per gli autonomi costretti a sospendere l'attività (come nella zona rossa del Lodigiano). Rimostranze sono state avanzate dal sindacato dei collaboratori domestici Assindatcolf che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali.
Altrettanto importante è la possibilità di estendere il congedo ordinario al 30% della retribuzione per due settimane a padri e madri con figli sotto i 12 anni per consentire loro di accudirli (senza limiti di età se vi sono disabili in famiglia). In alternativa dovrebbe essere erogato un voucher baby sitter da 600 euro. Non è escluso un potenziamento dell'integrazione salariale di congedo in base all'Isee.
Sul fronte delle imprese è previsto l'impiego di 2 miliardi per il potenziamento della liquidità «tramite il sistema bancario». Come ha specificato Gualtieri «ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell'orario di lavoro e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari prolungandone la durata con sostegno parziale di garanzie statali e la possibilità di aumentare la percentuale di garanzie». L'esecutivo sta inoltre vagliando «le possibilità tecniche per ovviare al problema del pagamento degli affitti e dunque anche della loro riscossione da parte di chi affitta».
Confermata l'intenzione di introdurre «misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro». Un miliardo di euro, infine, dovrebbe essere destinato alle 20mila assunzioni previste nella sanità.
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