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Governo, Tajani indica la strada: "Maggioranza d'unità del Paese"

Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani chiarisce il perimetro della maggioranza che sosterrà Draghi: "Non nasce maggioranza politica"

Governo, Tajani indica la strada: "Maggioranza d'unità del Paese"

Sono ore febbrili per la formazione del governo guidato dall'ex presidente della Bce Mario Draghi: un altro ex presidente, ma del Parlamento europeo, cioè Antonio Tajani, ha voluto chiarire quale sarà il perimetro entro cui agirà l'esecutivo, tenendo a debita distanza le velleità di quelle forze politiche che vorrebbero un segno esclusivamente politico per il governo nascente. L'esponente di Forza Italia ha invece ribadito un dato ritenuto essenziale: la maggioranza che sosterrà Draghi non sarà "politica", bensì costruita sulla base dell'interesse nazionale, quindi dell'intera cittadinanza.

Forza Italia difende dunque questa impostazione, che è quella ribadita più volte da Silvio Berlusconi in queste settimane. Antonio Tajani ha usato una metafora calcistica per circoscrivere il concetto: "Questo - ha fatto presente l'europarlamentare di Fi - non è il momento di fare il tifo per la propria squadra, cioè per il proprio partito - ha detto Tajani - , ma per la Nazionale, cioè per l'Italia: non è questione di alleanze, non diamo vita a una maggioranza politica, ma a una maggioranza che rappresenta sostanzialmente l'unità del Paese, che è una cosa ben diversa". Non ci dovrebbe essere spazio, insomma, per interessi dei singoli o per personalismi. Ma solo voglia di lavorare per le prospettive del Belpaese.

Anche perché la situazione che il presidente incaricato dovrebbe affrontare è davvero seria e gravosa. Il vicepresidente del partito fondato su Sivio Berlusconi è stato chiaro, intervenendo nel corso della serata odierna al Tg2 Post: "Noi - ha proseguito Tajani - ci auguriamo che sia un governo tecnico politico che possa durare e sconfiggere il coronavirus sia sul fronte economico, sia sul fronte sanitario". Un giusto mix, dunque, in grado però di tirare fuori l'Italia dalle sacche della crisi sociale, economica e sanitaria. A chi ritiene che un governo Draghi possa essere nocivo, ancora, per lo stato di salute del Parlamento italiano, Tajani ha risposto, citando l'esperienza del presidente incaricato come vertice della Banca centrale europea: "Draghi ha sempre rispettato la centralità del Parlamento. Quando era Presidente della Bce, Draghi veniva all'Europarlamento per confrontarsi con i deputati. Non veniva soltanto per fare una lezioncina ma per rispondere a tutte le domande".

Nessuna perplessità o dubbio, quindi, sulla centralità del Parlamento, che verrà tutelata, secondo Tajani, dall'uomo chiamato a sostituire il premier uscente Giuseppe Conte. Per quanto riguarda le richieste avanzate da Forza Italia al presidente incaricato, che potrebbe sciogliere la riserva entro la fine della prossima settimana o comunque dopo il secondo giro di consultazioni, il vicepresidente di Forza Italia ha fatto presente che il partito di Berlusconi ha domandato a Draghi di "di dar vita a un governo tecnico-politico, perché secondo noi i tecnici non bastano per vincere la battaglia della disoccupazione". Una sintesi che, nelle intenzioni di Fi, sarebbe dunque più adatta per fare fronte al periodo, che come sappiamo è davvero particolare. Per Fi serve preparazione, ma anche visione prospettica.

Tajani, al Tg2 Post, ha insistito su alcuni focus in particolare: "Ci siamo trovati d'accordo con Draghi sui contenuti per combattere la disoccupazione". E ancora: "Bisogna creare posti di lavoro come con una politica industriale, con una politica a sostegno delle piccole e medie imprese, con un accesso al credito più facile, utilizzando nel modo migliore i soldi delle Recovery Fund, facendo le riforme necessarie come quella del fisco, della giustizia, della pubblica amministrazione. Abbiamo bisogno di far ripartire i cantieri". Occupazione e produttività dovrebbero andare di pari passo. E tra Draghi e Forza Italia già esisterebbero delle convergenze in merito.

Il partito guidato da Berlusconi ha già comunicato di voler sostenere Draghi attraverso un "appoggio pieno".

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