"Forzatura su ius scholae e cannabis". Così Pd e 5S minano la maggioranza

È muro di Fratelli d'Italia e Lega sullo ius scholae: il Carroccio convoca una riunione di emergenza, FdI chiede la cancellazione dal calendario

"Forzatura su ius scholae e cannabis". Così Pd e 5S minano la maggioranza

Ore roventi nei Palazzi romani, dove lo ius soli ha provocato un terremoto nella maggioranza. È arrivata alla Camera la proposta di legge che mira a modificare l'attuale normativa sull'acquisizione della cittadinanza italiana da parte di un cittadino straniero, attraverso lo ius scholae. Si tratta della possibilità di richiedere la cittadinanza per un minore straniero dopo il completamento di almeno un ciclo scolastico di almeno 5 anni. Nella maggioranza, la Lega ha alzato un muro contro l'approvazione del provvedimento, unendosi alle rimostrante di Fratelli d'Italia, schierata in opposizione alla maggioranza di Mario Draghi.

Cauta anche la posizione di Forza Italia tramite le parole di Antonio Tajani: "Forza Italia è favorevole al principio dello Ius scholae ma chiediamo che ci siano regole chiare per concedere la cittadinanza italiana a chi non è italiano. Quindi serve, perchè ci sia il nostro sostegno, un corso completo di formazione. Quindi cinque anni più tre di scuola con certificazione oppure una qualificazione professionale di primo livello certificata".

A sinistra, gli schieramenti del campo largo esultano per il passaggio alla Camera e organizzano flashmob con finti matrimoni per celebrare il matrimonio simbolico tra l'Italia e la cittadinanza, Lega e Fratelli d'Italia frenano e riportano gli ideologi sul pianeta Terra. "Noi siamo il Paese che dà più cittadinanze in Europa. Dobbiamo garantire i diritti a tutti, tra coloro che sono presenti regolarmente. Ma non penso sia un'emergenza del Paese anticipare o trovare altre strade per la cittadinanza. Penso che la cittadinanza non sia un processo per integrare ma la certificazione di una integrazione avvenuta", ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga.

"Nelle ore in cui la Lega lavora per blindare l'equo compenso in commissione Giustizia al Senato, da Pd e 5 Stelle arriva una forzatura su cittadinanza facile e cannabis alla Camera", tuonano da via Bellerio. Ieri, la commissione Affari costituzionali ha dato l'ok per la discussione in aula del provvedimento ma "per la Lega, la sinistra che insiste su temi divisivi e che nulla c'entrano con le emergenze degli italiani si rende responsabile di un gravissimo attacco alla maggioranza e quindi al governo". Il momento storico è particolarmente delicato, la crisi economica schiaccia le possibilità degli italiani e la guerra incombe sui confini dell'Unione europea e la discussione su temi come lo ius soli e la legalizzazione della coltivazione delle droghe leggere non appaiano prioritarie in questo scenario.

Per queste ragioni, prosegue la nota del Carroccio, "nel tardo pomeriggio di oggi, il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari ha convocato una riunione urgente dei deputati. Parteciperà anche il segretario Matteo Salvini". Le parole del segretario della Lega in relazione ai ddl in calendario quest'oggi alla Camera sono state molto dure: "Incredibile, vergognoso e irrispettoso per gli italiani. In un momento di crisi drammatica come questo, la sinistra mette in difficoltà maggioranza e governo insistendo su cittadinanza agli immigrati e cannabis anziché occuparsi di lavoro, tasse e stipendi". E anche durante la riunione, Matteo Salvini ha tenuto la stessa linea: "Mentre gli italiani hanno problemi di stipendi e pensioni basse, di mutui che salgono e bollette sempre più care, PD e 5Stelle vogliono approvare due leggi su droghe libere e cittadinanza facile per gli immigrati".

Dall'opposizione è arrivata anche la richiesta di Giorgia Meloni: "Fratelli d'Italia ha chiesto di cancellare dal calendario dei lavori della Camera la discussione delle proposte di legge sulla cittadinanza facile agli immigrati e sulla liberalizzazione della droga. Due provvedimenti ideologici e fuori dal mondo, portati avanti da una sinistra Pd-Cinquestelle ormai lontana anni luce dal mondo reale e dai problemi concreti dei cittadini".

Quindi, la leader di Fratelli d'Italia conclude: "La volontà della maggioranza Draghi di impegnare il Parlamento su questi temi è un'offesa agli italiani alle prese con una crisi economica senza precedenti, alle imprese in ginocchio e alle famiglie strette nella morsa del caro vita".

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