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"Dobbiamo aspettare": la figuraccia di Orlando in tv

Il ministro doveva essere completamente all'oscuro dell'argomento Green pass, dato che è stato smentito dopo soli dieci minuti dalla fine dell'intervista su Rai Uno

"Dobbiamo aspettare": la figuraccia di Orlando in tv

Clamoroso scivolone del ministro del Lavoro Andrea Orlando durante la trasmissione "Oggi è un altro giorno" in onda su Rai Uno. Intervenuto nel corso del programma, l'ex membro dei "Giovani turchi" ha replicato ad una domanda sul green pass, argomento di grande attualità e di interesse collettivo, dimostrando però di non essere evidentemente al corrente dell'iter e delle decisioni prese dal governo di cui egli stesso fa parte.

Vero è, come spiega anche "Il Tempo", che il presidente del Consiglio va dritto da solo per la propria strada limitandosi ai confronti stretti e necessari con i partiti che lo supportano in Parlamento, senza dar loro troppa importanza. Ma pensare che un ministro della Repubblica italiana ignori completamente ciò che sta accadendo nella "stanza dei bottoni" anche circa un regolamento che sarà di fondamentale importanza per i propri concittadini davvero non si può sentire.

Quando la conduttrice del programma, infatti, ha dirottato il tema dell'intervista dal lavoro, specifico campo del ministro, alla gestione dell'emergenza sanitaria, Orlando non ha mostrato una gran padronanza dell'argomento. Interessata alla delicata questione del Certificato verde, la giornalista Serena Bortone ha domandato al parlamentare dem se l'ipotesi di un'autocertificazione per attestare il possesso del documento, anticipata dal presidente della Confenza delle Regioni Massimiliano Fedriga, fosse concreta o meno.

Colto alla sprovvista, Orlando ha replicato in modo piccato: "Noi dobbiamo smetterla di dare informazioni sbagliate, altrimenti generiamo confusione nei cittadini. Nel testo attuale non c'è niente che vada in questa direzione". Il ministro ha poi voluto aggiungere un ulteriore elemento ai microfoni della trasmissione. Elemento che, tuttavia, ha avuto alla fine l'effetto di un boomerang: poco dopo la conclusione dell'intervista, infatti, è arrivata la notizia che ha rivelato in modo evidente la sua totale ignoranza sul tema.

"So che il ministero della Salute sta lavorando perché ci sono problemi da coniugare con alcune norme del nostro ordinamento. Attendiamo che il ministero della Salute dia delle indicazione dopo aver definito con il Cts", ha spiegato Orlando alla giornalista, spegnendo ogni entusiasmo in chi sperava invece che ormai fosse tutto in via di definizione. Eppure non c'è stato poi tanto da aspettare, quantomeno per assistere ad una distruzione delle certezze del ministro. Neppure dieci minuti dopo la conclusione della trasmissione televisiva, infatti, le principali agenzie di stampa battevano questa notizia: "Covid: Draghi firma decreto Green Pass". Un flash in brevissimo arricchito da tutti i dettagli più minuziosi sulle caratteristiche del certificato. Nessuna attesa dunque, come invece anticipato dal ministro, ovviamente all'oscuro dell'intera vicenda. Nessun dettaglio da perfezionare, nessun comitato tecnico scientifico da informare, nulla di nulla. Solo l'evidenza di un tema sul quale Orlando non era informato.

Come precisato ancora da "Il Tempo", la scarsa comunicazione tra Draghi ed i partiti (nello specifico il Pd) sarebbe emersa anche nel momento in cui il ministro del Lavoro ha dovuto commentare la notizia dell'incontro avvenuto a Palazzo Chigi tra il premier e Matteo Salvini: "Bisogna capire quali erano le idee di Salvini in quel momento, visto che le cambia di continuo", ha replicato Orlando con una battuta di spirito che malcelava il fastidio per la non conoscenza dell'argomento.

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