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Grillini tornano alla carica: "No alla Tav, lo abbiamo sempre detto"

Approfittando delle esternazioni fatte dal nuovo sindaco ambientalista di Lione, i pentastellati rispolverano un loro vecchio cavallo di battaglia

Grillini tornano alla carica: "No alla Tav, lo abbiamo sempre detto"

Occorre trovare una precisa identità prima di essere soffocati dagli alleati di governo, quindi tra i CinqueStelle torna prepotentemente alla ribalta il tema, in realtà fino ad ora accantonato, della Tav, o meglio della decisione di affossarne la realizzazione.

L'occasione perfetta per recuperare l'argomento, che era stato un cavallo di battaglia dei grillini al momento della presentazione del programma, la fornisce direttamente il nuovo sindaco della città di Lione. Intervistato da "La Stampa", infatti, Gregory Doucet si è lasciato andare ad esternazioni non proprio benevole nei confronti dell'opera, definita "sbagliata" senza mezzi termini ed assolutamente da fermare. "Fra le nostre città esiste già un'infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire. E ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l'attività. Ma è assurdo".

Fervido ecologista, Doucet ritiene fondamentale, dunque, rafforzare i collegamenti già esistenti e fermare una volta per tutte il fallimentare progetto della Tav. "Non dipende da me, nè dal sindaco di Torino. Sono i due governi e l'Europa a decidere. Ma ora che sono alla guida della mia città, credo di dover dire la mia opinione".

Rivendicando con orgoglio il proprio ruolo di oppositori dell'opera, e dimenticando evidentemente tutti i tentennamenti che avevano fatto perdere loro la fiducia da parte dei "No Tav", i grillini hanno pubblicato una nota in commissione Trasporti alla Camera dei deputati."Il Movimento CinqueStelle è l'unica forza politica ad avere sempre lottato in ogni modo e in ogni sede contro la Torino-Lione, grande opera certificata come obsoleta e inutile anche dalla recente analisi della Corte dei Conti europea", dicono i pentastellati, ricordando proprio la posizione espressa nelle ultime ore dal sindaco di Lione.

"Siamo assolutamente d'accordo: come abbiamo sempre detto infatti, chi volesse invece raggiungere ad alta velocità Parigi o Lione da Milano o da Torino, può già utilizzare i treni Tgv e per il trasporto merci è già presente una linea che attraversa il Frejus, per la quale sono stati spesi, negli scorsi mesi, circa 500 milioni per il suo ammodernamento ed è praticamente inutilizzata". I grillini parlano di volumi di traffico volutamente gonfiati per rendere l'idea di un'opera irrinunciabile, e tendono nuovamente una mano nei confronti degli abitanti della Val di Susa i quali, in realtà, si erano invece sentiti da loro abbandonati". "Concentriamo piuttosto l'attenzione e i soldi sulle opere davvero urgenti e indispensabili, in grado di migliorare la vita dei cittadini", si legge in conclusione nella nota.

Diametralmente opposta la posizione di Confcommercio e Conftrasporto. "Che un novello adepto delle teorie "Gretine", forte del consenso ricevuto alle ultime elezioni, si permetta di mettere in discussione un'opera essenziale per lo sviluppo europeo dimostra quanto sia necessario una presa di posizione e rivalutazione a tutti i livelli del ruolo delle Autorità in seno al'Ue", ha detto il vicepresidente Paolo Uggè su AdnKronos.

"Il cantiere sta andando avanti e a breve consentiremo a tutti i sindaci, anche a chi ha votato contro la Tav, di poter accedere ai finanziamenti di compensazione ambientale", ha spiegato il ministro dei trasporti Paola De Micheli su Rai Tre, che spinge per la realizzazione della Tav.

In totale contrasto con le idee dei CinqueStelle gli attuali alleati di governo, vale a dire i membri del Partito democratico:"La Tav non è in discussione e verrà conclusa: sono stati purtroppo già persi troppi mesi e questo Parlamento si è già espresso, anche recentemente, sulla necessità di concludere l’opera", ha infatti dichiarato il capogruppo Pd in commissione Trasporti alla Camera Davide Gariglio, come riportato da "Agi", invitando poi i grillini ad essere responsabili ed a non mettere tutto in discussione per "scelte ideologiche".

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