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Grillo sbugiarda i complottisti Pd usando le inchieste del Giornale

Il leader M5S: inventate congiure e tacete sui vostri sprechi

Grillo sbugiarda i complottisti Pd usando le inchieste del Giornale

Roma - È guerra all'ultimo colpo tra Pd e Movimento 5 stelle. Da una parte c'è il partito di Matteo Renzi che, con un'interrogazione parlamentare, il cui primo firmatario è il capogruppo in commissione Affari costituzionali Emanuele Fiano, domanda se «esiste una struttura che lavora nel web con il compito di diffamare con notizie false il Pd e le istituzioni della Repubblica e se vero, da chi è controllata e in che modo è organizzata», dall'altra Beppe Grillo, che spara a zero contro i costi del governo Renzi e chiede al premier i conti aggiornati. La vicenda del cyber-fango è legata al nome Beatrice Di Maio, la maggior sostenitrice online del Movimento 5 stelle la quale, attraverso un sistema che collega vari social, tende a fare una vera e propria «demonizzazione anti-Pd», secondo i firmatari del documento, «contro il premier Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi, senza disdegnare puntate contro il Quirinale». Ma la donna esiste davvero e che ne sanno i leader pentastellati, si chiedono dal Pd? Se lo è chiesto il sottosegretario Luca Lotti, che ha deciso di chiamare in causa la Procura di Firenze. Grillo risponde su Twitter: «Per i nuovi complottisti di regime se un cittadino scrive su Twitter qualcosa a favore del M5S è un complotto, ci deve essere qualcosa sotto, è un fake. Sveglia! È una persona che scrive su Twitter. Sono ridicoli il sottosegretario Lotti e il Pd che perdono tempo con i complotti». Mentre lui non lo perde neanche per rilanciare contro il premier, con un post al vetriolo sul suo blog, su cui riprende anche il nostro articolo sul viaggio di Renzi in elicottero per far propaganda elettorale per il Sì. «Il presidente del Consiglio - si legge - combatte da mesi per una riforma che andrebbe contro sprechi e privilegi degli altri. Non parla mai dei suoi, ma sta facendo di tutto per risparmiare. Prima di tutto il suo aereo blu acquistato in leasing per soli 175 milioni di euro (in realtà, come rivelato da Il Giornale, sono 167 milioni e 500 mila euro). Per gli spostamenti più brevi poi c'è il Renzicottero che per mezz'ora di volo costa appena 32.500 euro. Se l'ex Rottamatore avesse preso il traghetto avrebbe impiegato più o meno lo stesso tempo e avrebbe speso 2.50 euro».

Grillo parla poi degli altri costi della politica di Renzi e chiede di «sapere come vengono spesi i nostri soldi e se sono per funzioni istituzionali o per fare propaganda alla riforma». Sui voli in elicottero interviene a Padova anche Alessandro Di Battista: «È gravissimo - dice - che il presidente del Consiglio abbia utilizzato un elicottero di Stato per spostarsi da Messina a Reggio Calabria in occasione della sua campagna referendaria pro Sì».

E annuncia un'interrogazione nella quale chiede al ministro dell'Interno, Angelino Alfano «se è confermata questa notizia e se in altre occasioni lui, la ministra Boschi, spedita a fare campagna all'estero, ed altri membri dell'esecutivo abbiano utilizzato mezzi dello Stato per la campagna pro Sì».

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