Roma Il ministro della salute, Giulia Grillo (nella foto), torna a mettere in dubbio l'efficacia dell'obbligo vaccinale. Oltretutto dopo averlo già abolito nei fatti. Meglio graduare l'obbligatorietà della profilassi «nel tempo e anche livello territoriale visto che ci sono regioni che hanno coperture altissime e altre molto più basse» dice il ministro che punta ad «interventi mirati». Sbagliato fare come il precedente governo che ha messo «10 vaccini all'improvviso quando il giorno prima erano 4». È ovvio che l'obbligo si possa graduare ma dalle parole del ministro sembra che il precedente governo abbia deciso di reintrodurre l'obbligo vaccinale per capriccio e non a seguito di una grave epidemia di morbillo che ci è costata anche il richiamo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Quasi 5.000 casi nel 2017 scesi a 400 nel 2018 grazie alla risalita della copertura vaccinale conseguente all'obbligo ma purtroppo anche 4 morti dovute alle complicanze della malattia. Per la Grillo «l'esclusione scolastica è un atto estremo» e quindi imporla a seguito di una mancata vaccinazione «deve essere fortemente giustificato di fronte alla popolazione». Evidentemente un'epidemia non basta.
Non stupisce quindi che a difesa della necessità di vaccinarsi scenda in campo un organo del ministero ovvero l'Istituto superiore sanità in palese polemica con il ministro Grillo. Il presidente dell'Iss, Walter Ricciardi e Duncan Selbie, Direttore di Public Health England ricordano che l'eradicazione del morbillo è un obiettivo fissato dall'Oms «da perseguire con forza sempre maggiore». In Europa si sono registrati numerosi focolai di morbillo. Dall'Oms sono stati registrati nella Ue 22.373 casi e 35 morti nel 2017. Ricciardi ricorda che «è stato documentato che, dal 2017, almeno 7 casi sono stati importati dall'Italia nel Regno Unito, 3 nel 2017 e 4 nel 2018. Ci sono stati però anche casi di importazione dall'Inghilterra all'Italia».
E il Royal College of Nursing consiglia ai viaggiatori inglesi di vaccinarsi contro il morbillo nel caso intendano passare le vacanze in Italia, Grecia o Romania
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