Roberto Gualtieri senza mezzi termini annuncia l'abbandono della pista flat tax: "È assolutamente archiviata. Non la faremo mai. Dava tanto a chi ha di più, mentre noi siamo il governo degli asili nido, degli investimenti e della riduzione delle imposte ai più deboli. Era ingiusta, sbagliata, insostenibile e incostituzionale perché violava la progressività, oltretutto alla base del modello sociale europeo insieme al welfare".
Il nuovo ministro dell'Economia, intervistato da La Repubblica, ha parlato anche di quota 100: "In un quadro di risorse scarse l'intervento sulle pensioni andava fatto in modo diverso; ma è sbagliato modificare costantemente le regole del gioco in materia previdenziale. Quota 100 ha una durata triennale e l'orientamento è lasciare che vada a esaurimento".
Taglio delle tasse
Sul rapporto con l'Ue il dem ha detto che sono terminati "scontri continui, proclami sui social e assenze ai tavoli negoziali". Ora l'obiettivo è quello di riportare il debito "su un percorso di riduzione", contrastando l'evasione fiscale "anche grazie alla tecnologia".
Gualtieri ha poi criticato il rapporto conflittuale della Lega con l'Unione europea: "Ci è costato carissimo per i miliardi bruciati in termini di interessi sul debito, minore fiducia e minori investimenti, ma anche per una riduzione del peso politico dell'Italia a Bruxelles. Credibilità, coerenza e fiducia non solo possono darci un grande dividendo in risparmi sul pagamento degli interessi, ma sono anche decisive se si vuole incidere sulle grandi scelte europee".
Infine la promessa sulle tasse: "La
sfida è avviare una riduzione della pressione fiscale con un orizzonte di intervento sui tre anni perché i provvedimenti seri non sono spot. Di annunci e cambi di annunci nell'ultimo anno ne abbiamo visti fin troppi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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