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Guerra aperta tra Cgil e Pd. "Renzi al governo per i poteri forti". "Voi tessere false e pullman pagati"

La Camusso attacca: "Renzi non parla con noi ma solo con le corporazioni". Replica la Picierno ad Agorà: "La tua piazza riempita con pullman pagati"

Guerra aperta tra Cgil e Pd. "Renzi al governo per i poteri forti". "Voi tessere false e pullman pagati"

Susanna Camusso va giù pesante contro il presidente del Consiglio. In un'intervista a Repubblica dice Renzi è a Palazzo Chigi per volere dei poteri forti. E a sostegno della propria tesi cita una mezza frase pronunciata da Marchionne il 2 ottobre scorso, mentre parlava della riforma del lavoro: "L'abbiamo messo là per quella ragione lì". E quale sarebbe la ragione? "Togliere i rottami dai binari". E partendo da queste parole, osserva la Camusso, si capisce "l'attenzione del governo nei confronti dei grandi soggetti portatori di interessi particolari. Quelle parole di Marchionne - prosegue - illustrano meglio di qualsiasi altro ragionamento perché questo governo non ha alcuna disponibilità a confrontarsi con chi, come i sindacati, rappresenta interessi generali, non corporativi".

Una vera e propria dichiarazione di guerra quella della Camusso, che accende le polveri agitando lo spettro dello sciopero generale. Durissima la replica del Pd, affidata all'eurodeputata Pina Picierno, che ha parlato ad Agorà (Raitre): "Sono rimasta molto turbata dalle parole di Camusso che dice oggi a qualche giornale che Renzi è al governo per i poteri forti. Potrei ricordare che la Camusso è eletta con tessere false o che la piazza è stata riempita con pullman pagati, ma non lo farò".

La Camusso ha mostrato i muscoli ma la corsa a testa bassa verso lo sciopero generale potrebbe far spaccare il sindacato. Per ora sono da registrare alcuni segnali di nervosismo. Landini (Fiom) e Cantone (Spi Cgil) non nascondono le loro perplessità a riguardo.

"Cara Susanna Camusso - scrive su Twitter il presidente Pd Matteo Orfini - Matteo Renzi a Palazzo Chigi lo ha messo il Pd, decidendolo in direzione. E non ricordo festeggiamenti dei poteri forti".

Si getta a capofitto nella polemica anche il capogruppo di Sel a Montecitorio, Arturo Scotto: "Pina Picierno quando parla di Cgil conti fino a dieci. Abbia rispetto di chi sfila per difendere i propri diritti e il proprio lavoro".

Il vicesegretario Guerrini corregge il tiro

La Picierno "non voleva offendere nessuno", "noi abbiamo grande rispetto" per la Cgil, a loro "chiediamo uguale rispetto" per il governo. Il vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, interviene nella polemica provando a gettare acqua sul fuoco. "Siamo sicuri - dice Guerini - che Pina Picierno non voleva offendere nessuno, può capitare nel corso di dibattiti accesi, di dire parole eccessive. Noi abbiamo grande rispetto per un importante realtà sindacale come la Cgil e per le persone che manifestano in piazza le loro opinioni. Dopo di che - prosegue - invitiamo tutti alla misura delle parole e così come noi rispettiamo e riconosciamo i processi decisionali altrui, allo stesso tempo chiediamo uguale rispetto per il percorso democratico degli organismi del nostro partito. Anche evocare i poteri forti è eccessivo, e in questo caso sicuramente sbagliato. Questo governo è nato per volontà del Pd e sta lavorando nell'interesse di tutti i cittadini, nel pieno della sua legittimazione e con un vastissimo consenso popolare, come si è visto

538em;">alle ultime elezioni europee".

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