L'ultima promessa, François Hollande l'aveva fatta dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre. Ieri il dietrofront: la Francia non revocherà la nazionalità ai terroristi francesi. Neppure se condannati in via definitiva. Una resa al suo stesso partito, per Hollande. Diviso da una logica repubblicana, ma soprattutto politica. Stando all'ultimo sondaggio, il gradimento presidenziale è sceso al 18 per cento.
Così, dopo 4 mesi di trattative andate in fumo e 63 ore di discussione, ricorda Le Monde, ieri l'annuncio ufficiale: dopo il Consiglio dei ministri «ho deciso di chiudere il dibattito costituzionale» per non essere riuscito a ottenere un consenso unanime sulla proposta di revoca della cittadinanza, ha detto Hollande in diretta tv.Una presa d'atto della sua debolezza politica in vista delle presidenziali 2017, con il segretario Ps Jean-Christope Cambadélis costretto a presentare «le scuse» della maggioranza. Gli attacchi al provvedimento non erano arrivati tanto dalla destra repubblicana di Nicolas Sarkozy, che ieri ha ricordato: «Eravamo pronti a votare la revoca per i binazionali, Hollande condanna il Paese all'immobilismo».
Contrari erano soprattutto l'ala sinistra del Ps, guidata da Martin Aubry, e i Verdi. La gauche aveva già storto il naso per i nuovi poteri dati alla polizia, a dicembre. Il ministro della Giustizia Taubira si era dimesso. Poi il premier Valls ha fatto sapere che la gauche-gauche considerava inaccettabile un provvedimento applicato solo agli aventi doppi passaporti.«Per preservare l'eguaglianza davanti alla legge», i vertici Ps hanno proposto di allargare la revoca «a tutti» i condannati per terrorismo (creando potenziali apolidi, se «solo» francesi), ha spiegato Bruno Le Roux, capogruppo socialista all'Assemblea nazionale. Valls al Nouvel Obs diceva che «la decadenza della nazionalità non arreca danno al diritto del suolo, ma punta solo a colpire terroristi condannati, francesi che hanno fatto la scelta di colpire altri francesi». Sarebbe stata una Francia che ripudia i suoi stessi figli? Forse. Certamente più coraggiosa: la riforma costituzionale l'avrebbe messa sullo stesso piano di Gran Bretagna e Stati Uniti.
Invece le camere non si riuniranno a Versailles come promesso tre giorni dopo gli attentati di Parigi e 130 morti.Il Front National parla di «sconfitta storica». Hollande replica: «Non devierò dagli impegni che ho preso per garantire la sicurezza del Paese».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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