Hotel fantasma e case pollai. L'estate furbetta degli affitti

Un alloggio vacanza su due è irregolare, più di 2mila lavoratori sfruttati. E migliaia di souvenir tarocchi

Hotel fantasma e case pollai. L'estate furbetta degli affitti

I furbetti operano anche in vacanza. La Guardia di Finanza ha messo sotto la lente d'ingrandimento i proprietari di seconde e terze case per gli affitti in località turistiche. I controlli portati a termine sono stati 895, di cui la metà ha consentito di scovare irregolarità. Sono 539 le violazioni rilevate. I casi più numerosi si sono registrati in Puglia, dove, su 310 interventi 100 sono state le violazioni riscontrate, ma anche in Toscana, con 86 violazioni su 111 controlli e Lazio, con 89 sanzionati su 101 controllati.

E c'è anche chi ha tentato di arricchirsi non dichiarando l'esistenza dell'attività. É il caso dei «ghost hotel» di Taormina, dove sono stati individuati alcuni bed and breakfast completamente sconosciuti al Fisco e appartamenti locati in nero. Chi li gestiva non ha dichiarato 130mila euro di guadagni. A Gallipoli, invece, le Fiamme Gialle hanno scoperto un ospizio abusivo, dove gli ospiti non avevano sufficiente spazio negli alloggi. All'interno della casa di cura c'erano anche collaboratrici impiegate al nero. Un colpo è stato inferto anche ai venditori abusivi: 2.187 quelli individuati. Sono soggetti che non avevano mai richiesto la licenza e i permessi previsti dalla normativa o che non hanno mai comunicato al Fisco l'avvio delle attività o non hanno mai installato gli apparecchi per l'emissione dello scontrino.

In particolare, la Gdf ha operato a Roma, nelle vicinanze del Colosseo dove, dopo alcune segnalazioni di cittadini, i finanzieri sono intervenuti per bloccare i venditori di acqua abusivi e le guide turistiche senza permesso. I sequestri sono stati numerosi: souvenir vari, ma soprattutto acqua, per lo più senza sigillo e di provenienza sconosciuta.

Il bilancio ha fatto individuare anche 2.080 lavoratori senza contratto o pagati con somme «fuori busta», di cui 22 minori. A Verona è stato scoperto un caso di caporalato di un'organizzazione criminale che sfruttava la manovalanza straniera falsificando anche i certificati medici. Sono invece stati 51 i datori di lavoro denunciati, 450 i casi di affitti in nero, 210 mila gli articoli contraffatti o non sicuri tolti dal mercato ogni giorno per un totale di 9 milioni e mezzo di prodotti sequestrati. E ancora 1.379 i distributori stradali controllati: irregolare 1 ogni 5. La Finanza ha quindi sequestrato mezzo milione di litri di carburante, scoperto 325 punti clandestini di raccolta scommesse, sequestrato 114 «slot», identificato 583 persone nel corso di accertamenti sui flussi di denaro canalizzati tramite «money transfer». Il bilancio ha portato anche a intercettare 16 milioni di euro non dichiarati presso i valichi di frontiera. Infine, sono state 4.700 le operazioni contro i traffici di sostanze stupefacenti, armi, rifiuti e tabacchi e 1.426 gli interventi di polizia in mare, con 500 irregolarità rilevate.

«Vocazione sociale ha spiegato il comandante generale della Guardia di Finanza, Giorgio Toschi - significa anche profondere maggiore impegno proprio in periodi come questo, per

salvaguardare i principi di libera concorrenza e garantire alla collettività i massimi livelli di sicurezza economico-finanziaria». I controlli portati a termine sono stati in totale 22.271, ovvero 500 in media al giorno.

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