Politica

Per i bookmaker Romano favorito Ma sulla politica non azzeccano mai

E i bookmaker inglesi, che dicono? Chi è il favorito al Colle per gli allibratori di Liverpool? Ma soprattutto: che ne sanno, a Liverpool, delle romanissime trame di partito, degli accordi segreti, dei candidati sussurrati tra i corridoi dei Palazzi della politica? Spesso poco, a confrontare pronostici e risultati. L'agenzia di scommesse brtitannica Stanleybet , per il Quirinale, punta come favorito su Romano Prodi (che però sembra essersi sfilato), seguito dall'ex sindaco di Roma Walter Veltroni e poi a pari merito al terzo posto Finocchiaro, Rodotà, Fassino e Grasso. Se ci azzeccano come nel 2006, il presidente sarà un altro. In quel giro, con il Napolitano bis uscito dal cappello all'improvviso, i famosi bookmaker inglesi sono andati a sbattere di faccia. Ai primi di aprile, il mese dell'elezione del Quirinale, pochi giorni dagli scrutini davano un «testa a testa Prodi-Letta», pochi giorni prima, invece, il testa a testa era tra Giuliano Amato e Milena Gabanelli. «Il Napolitano-bis invece - spiegava l'agenzia specializzata Agimeg - era uscito quasi subito dalle lavagne dei bookmaker inglesi».

E non era la prima volta che sbagliavano lavagna. Nel 2010, per le Regionali (perché si punta su tutto, elezioni e non solo) avevano puntato sulla vittoria del Pd in Piemonte e Lazio, dove invece ha poi vinto (anche se di poco) il centrodestra. E nel famoso voto di fiducia del governo Berlusconi, nel dicembre di quello stesso anno, la prova del fuoco dopo la rottura del Pdl con Fini, gli allibratori inglesi avevano scommesso sulla vittoria della sfiducia, che invece non passò segnando una vittoria storica di Berlusconi.

L'anno dopo, con le difficoltà del governo, le agenzie di scommesse prendono puntate sul successore di Berlusconi. A maggio 2011 non hanno dubbi: sarà Giulio Tremonti. Scommessa, però, persa. Ma nel 2012 scommettono addirittura sulla traversata a nuoto di Beppe Grillo, quella dello stretto di Sicilia, come spettacolare campagna elettorale nelle Regionali siciliane. No, non ce la fa, è il giudizio degli scommettitori. «I bookmaker inglesi sono pronti a scommettere - scrivevano le agenzie - che l'idea si rivelerà fallimentare. Gli autorevoli allibratori di Liverpool quotano infatti a 1,13 la non riuscita di Grillo, scommettendo piuttosto sulla forza delle correnti e delle maree che attraversano i circa 3 km di mare». Anche qui, scommessa andata male. Simpatici giocatori d'azzardo, con poca dimestichezza con l'imprevedibile politica italica? Oppure, finti ingenui, che guadagnano proprio spingendo in alto, nelle puntate, chi non vincerà..

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