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I cimeli dei leader

Gli occhiali di Ghandi battuti all'asta per 260mila sterline. Dalle lettere di Churchill all'auto di Hitler fino a un pezzo insanguinato del sedile su cui fu ucciso Kennedy: anche la Storia ha un prezzo

I cimeli dei leader

«Chissà che non servano a guardare il mondo come lo vedeva lui», potrebbe pensare qualcuno. Gli occhiali da vista di Mahatma Gandhi sono stati venduti all'asta: sei minuti di offerte per l'acquisto, al prezzo di 260mila sterline (280.500 euro), e l'iniziativa di un collezionista americano ha visto comprare il cimelio del grande leader politico e filosofo indiano. Un'asta telefonica definita già come «il lotto più importante del secolo» che, in principio, il banditore Andrew Stowe stimava potesse arrivare a 15mila sterline. La preziosa reliquia era stata rinvenuta a ridosso di una cassetta delle lettere in una casa d'aste.

Tramandati di generazione in generazione, e consegnati alla Storia da un parente che aveva incontrato Gandhi in visita in Sud Africa negli anni Venti, gli occhiali «rischiavano di essere rubati o di finire per sempre nella spazzatura», ha osservato Stowe. E invece, «il risultato è stato fenomenale ha proseguito il banditore -. Si tratta di una somma che cambia la vita. Inoltre, questi occhiali non si limitano a rappresentare un record d'asta per noi, ma una scoperta di importanza storica a livello mondiale».

Sempre quest'anno, in maggio, un'asta di Sothesby's ha avuto per protagonisti diversi cimeli di Winston Churchill: tra questi, la sua collezione di libri e manoscritti. Esattamente a 80 anni dal giorno in cui Churchill divenne primo ministro (10 maggio 1940), volumi rarissimi, lettere private, fotografie e poster vintage (per un totale di cento lotti e un'offerta di partenza di 20-26mila dollari) dello statista inglese hanno lasciato una libreria indipendente di New York in cui avevano riposato per decenni. Un vero «tesoro di carta».

E ancora: tra gli oggetti più importanti di un'asta dedicata a Margaret Thatcher, la scultura di un'aquila che il presidente americano Ronald Reagan le aveva regalato, nell'anno in cui la «Lady di ferro» subì un attentato, il 1984, è stata battuta pochi anni fa per 37mila sterline (circa 41mila euro). Mentre l'automobile di Adolf Hitler è il cimelio che, tra le contese storiche, ha comprensibilmente suscitato le polemiche più tenaci. Ebbene, la Mercedes-Benz 770K Grosser Open Tourer del 1939 (definita un'«auto maledetta» e ritratta in numerosi documenti) è stata battuta all'asta nel 2017. Il Führer l'aveva utilizzata spesso, anche come auto da parata per i dignitari in visita e per le grandi parate naziste, dal 1939 al 1941. Simbolo famoso e contestatissimo, scelto da Hitler in persona e poi gestito da Erich Kempka, ufficiale SS e autista, all'inizio del 2018 aveva riscosso un'offerta di 7 milioni di euro. Il proprietario, che si era impegnato a versare il 10% del ricavato a un programma sociale sull'Olocausto, ha però rifiutato il tetto di 7 milioni di euro, ritenendolo troppo basso per il suo cimelio alla fine dell'asta tenuta da Worldwide Auctioneers a Scottsdale, in Arizona, il 17 gennaio di due anni fa.

Macabri alcuni pezzi di storia di John Fitzgerald Kennedy, venduti al miglior offerente nel 2016: tra questi, il brandello insanguinato della limousine in cui il presidente statunitense aveva compiuto il suo ultimo viaggio, e perfino una ciocca dei suoi capelli. La casa d'aste Goldin ha messo sul mercato, con prezzi di partenza sui 50mila dollari, oggetti come la famosissima foto del piccolo John Kennedy Jr. mentre fa il saluto militare alla bara del padre durante il funerale, e persino le cartoline natalizie di auguri scritte da John e dalla moglie Jackie. Frammenti di vita e di morte ancora tangibili, insomma, dall'impatto suggestivo ed esposti alle polemiche.

Ma, soprattutto, che muovono cifre da capogiro che ne testimoniano l'eterno valore storico, e l'inesauribile interesse dei collezionisti.

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