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Il "business della quarantena". Quanto paghiamo per i migranti

Nuovo bando dai costi importanti da parte di Viminale, Mit e Protezione Civile: pronte le due nuove navi dell'accoglienza dopo la fine dell'esperienza ingloriosa della Moby Zazà

Il "business della quarantena". Quanto paghiamo per i migranti

L'emergenza immigrazione che in questi giorni sta subendo il nostro Paese, ha un costo sempre più esorbitante. Non solo per via del dispiegamento di sempre più forze dell'ordine che a fatica, come visto nei recenti episodi di fuga dai centri di accoglienza, riescono a mantenere una situazione potenzialmente esplosiva sul fronte dell'ordine pubblico.

Ciò che maggiormente risalta agli occhi, riguarda la spesa prevista per ospitare chi arriva nel nostro Paese. E per farlo, quest'anno le condizioni appaiono di gran lunga più difficili rispetto al passato. L'emergenza coronavirus sta costringendo le autorità ad autentici salti mortali per coniugare l'accoglienza con l'esigenza, per la verità sempre più difficile da far rispettare, del distanziamento sociale.

E così, ecco che già ad aprile era partito in Sicilia l'esperimento delle navi della quarantena. Mezzi messi a disposizione da alcuni armatori, a bordo dei quali poter ospitare i migranti provenienti sia dalle navi Ong che dagli sbarchi autonomi. Si è iniziato con la Raffaele Rubattino, che ad aprile ha accolto i migranti scesi dalle navi Alan Kurdi ed Aita Mari, poi a maggio è stata la volta della Moby Zazà.

Quest'ultima era un'imbarcazione usata normalmente come traghetto di linea, con una capienza di 250 posti e dal costo di quasi un milione di Euro al mese. Ancorata per gran parte del tempo in rada a Porto Empedocle, la Moby Zazà è salita agli onori della cronaca soprattutto a fine giugno, quando a bordo sono stati ospitati almeno 30 migranti positivi al coronavirus arrivati dalla nave Ong Sea Watch 3.

Il 22 luglio il mezzo ha lasciato Porto Empedocle: l'esperimento non è certo stato dei più positivi, sia per i costi e sia perché ad ogni modo vista la piega presa dall'emergenza immigrazione, con il numero degli sbarchi sempre più alto, la sua capienza non è bastata per accogliere tutti coloro che sono approdati negli ultimi mesi.

Adesso il governo ci riprova: nei giorni scorsi è stato pubblicato un bando per due nuove navi da usare per le quarantene dei migranti. Dopo la fuga di massa di ieri da Porto Empedocle e dopo quella di Caltanissetta, il Viminale si è affrettato ad assicurare la Regione Siciliana che le navi arriveranno presto. Il bando, come ha specificato Francesco Storace su IlTempo, potrebbe arrivare a costare anche dieci milioni di Euro.

Le navi richieste dovrebbero avere una cadenza di 460 migranti ed all'interno devono essere rispettate tutte le misure relative al protocollo sanitario anti coronavirus. E questo ovviamente non può che far lievitare ulteriormente i costi. Il bando è frutto della triangolazione tra ministero dei Trasporti, Protezione Civile e Ministero dell'Interno. Oramai l'avvio di questa nuova fase della gestione dell'accoglienza appare imminente.

E nonostante i costi esorbitanti, il continuo nuovo afflusso di migranti potrebbe rendere un fallimento anche il nuovo esperimento delle navi dell'accoglienza.

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