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I dem contro i loro social. L'ex Sel Furfaro nel mirino

Il Pd contro i canali social del Pd. Sembra un paradosso, ma ai piani alti di via del Nazareno parecchi esponenti del Partito democratico sono perplessi dalla svolta dei propri canali di comunicazione ufficiale sul web.

I dem contro i loro social. L'ex Sel Furfaro nel mirino

Il Pd contro i canali social del Pd. Sembra un paradosso, ma ai piani alti di via del Nazareno parecchi esponenti del Partito democratico sono perplessi dalla svolta dei propri canali di comunicazione ufficiale sul web. Affidati dal segretario Nicola Zingaretti a Marco Furfaro, chiamato era in Sel - dallo stesso segretario dem per dare il senso del rinnovamento del partito che fu di Matteo Renzi, guardando soprattutto a sinistra. Furfaro su quel sito ha cominciato a usare toni piuttosto aggressivi, poco consoni a connotare la comunicazione di un partito che governa il Paese. L'ultimo caso è un post contro Salvini, la cui foto è in compagnia dei volti del presidente Usa Trump e di quello del Brasile, Bolsonaro, tutti sotto la scritta, a caratteri cubitali, «senza vergogna». L'attacco a due capi di Stato che arriva dalla «voce» ufficiale del partito rappresentato nell'esecutivo, tra gli altri, anche dal ministro della Difesa, non è andata giù a tanti, e il malumore in via del Nazareno, dove qualcuno spinge per un cambio del responsabile, è palpabile. Nessuna sorpresa, perché Furfaro a novembre del 2018, intervistato da Gaynews, a proposito delle vittorie elettorali di Bolsonaro e Trump, e della popolarità di Salvini, aveva commentato già allora: «È proprio quando tutto è più nero che abbiamo bisogno dei colori». Il problema è che il caso non è isolato, e la cifra stilistica del sito web resta spesso quella di sparare forte, andando sopra le righe, e «vergogna» è uno dei termini divenuti più ricorrenti. Così quando la governatrice calabrese Jole Santelli decide di allentare le misure di distanziamento sociale in anticipo rispetto al decreto del governo, il sito Pd attacca i «comportamenti che rasentano l'oscenità della soldatessa Santelli» che «obbedisce agli ordini del Capitano» Salvini, concludendo con un eloquente «vergognati Santelli», e sollevando critiche anche di elettori dem, allibiti dal linguaggio utilizzato. Ma non è solo una questione lessicale a imbarazzare diversi esponenti dem, che hanno da ridire anche sui contenuti. Due giorni fa il sito del Pd annuncia come ospite d'onore per parlare di giustizia Marco Travaglio. E gli ex deputati dem Luciano Nobili e Gennaro Migliore, ora in Italia Viva, si scatenano su Twitter Migliore è allibito: «Lo stesso Travaglio che per anni ci ha attaccati su tutto. Tutto. Anche e soprattutto sulla giustizia. Sono senza parole».

Nobili, invece, ironizza: «Immagino i prossimi appuntamenti: sulle infrastrutture con Toninelli, sulle riforme istituzionali con Casaleggio e sulla scienza con la Taverna».

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