I gialloverdi veri politici senza politica

I gialloverdi veri politici senza politica

Se, come osservava Max Weber, è «l'etica della responsabilità» a caratterizzare l'azione politica, gli irresponsabili al governo con la politica hanno poco a che spartire. Qualche esempio di questi giorni.

I grillini dicono che nella vicenda Diciotti Matteo Salvini non ha violato la legge: è stata una decisione politica assunta dall'intero governo. Bene, posizione chiara. Se ne desume che in Giunta per le immunità voteranno coerentemente contro la richiesta di «processare» il ministro dell'Interno. E invece no, hanno deciso di non decidere. L'ardua sentenza è stata scaricata sugli iscritti alla piattaforma Rousseau, per l'occasione intitolata a Ponzio Pilato.

Altro esempio, Claudio Borghi. Nella doppia veste di responsabile economico della Lega e di presidente della commissione Bilancio della Camera, lo sfolgorante economista ha detto che se le elezioni europee non segneranno un cambiamento radicale l'Italia uscirà dall'euro. Apriti cielo: lo spread si è impennato, gli investitori internazionali hanno trovato l'ennesima conferma dell'inaffidabilità italiana, i governi europei hanno chiesto spiegazioni ai loro ambasciatori. E Borghi? «Ho solo detto quello che penso», ha commentato. Come se non avesse un ruolo istituzionale, come se avesse parlato con gli amici al bar. Come se, soprattutto, non sapesse che i sovranisti non avranno la maggioranza all'europarlamento e che la prossima legge di bilancio italiana sarà in ogni caso giudicata dall'attuale Commissione Ue. Dite che saranno benevoli? Quella di Borghi è stata l'ennesima esibizione di irresponsabilità (e masochismo) in linea con le polemiche dei mesi scorsi sul deficit, quando i gialloverdi partirono in quarta contro l'Europa per poi, dopo aver bruciato sul falò della loro vanità qualche miliardo di euro in maggiori interessi sul debito pubblico, innestare la retromarcia.

La stessa marcia innestata da Di Maio rispetto al capo dei gilet gialli francesi Chalencon, da Salvini sulle chiusure domenicali dei negozi, da entrambi sul volontariato, sul Venezuela, sulla Francia...

Era sempre Max Weber a dire che la vanità è il sentimento che più caratterizza l'uomo politico. Almeno in questo i gialloverdi si dimostrano politici, ma essendo irresponsabili sono politici senza Politica.

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