I grillini gridano al voto di scambio con Lotti. E Di Maio arma i violenti: "Non lamentatevi se..."

M5s accusa: "Parlamento di fuorilegge". La replica dem: "Non sanno cos'è la libertà"

I grillini gridano al voto di scambio con Lotti. E Di Maio arma i violenti: "Non lamentatevi se..."

Roma - Il Senato l'ha salvato e Augusto Minzolini è felice come una pasqua. Nel Transatlantico gli si avvicina per congratularsi il dem Massimo Mucchetti. È uno dei 19 del Pd che hanno votato l'ordine del giorno di Fi contro la richiesta della Giunta di far decadere l'azzurro dalla carica di senatore, in base alla legge Severino, dopo la condanna definitiva a 2 anni e 6 mesi per peculato, per l'uso della carta aziendale quand'era direttore del Tg1.

Nel centrodestra esultano, con centristi, Ala e una bella fetta di dem che hanno avuto libertà di voto (ci sono anche 21 che non hanno partecipato, 14 che con l'astensione sono accomunati per regolamento ai contrari e 3 assenti), mentre il M5s decide di attaccare.

Convoca una conferenza stampa e usa toni forti, minacciosi. «È stato un atto eversivo contro le istituzioni - dice il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio - Non vi lamentate se i cittadini poi protestano in maniera violenta». E lancia l'accusa più pesante: «Quello di oggi è stato un voto di scambio tra Pd e Fi. Ieri Lotti e oggi Minzolini. Fate prima a riaprire le patrie galere». Poco dopo Di Maio pubblica un post sul blog di Beppe Grillo, con la «Lista dei senatori Pd che hanno salvato Minzolini e cancellato la Severino». Alessandro Di Battista chiede la loro testa: «Se il Pd avesse un briciolo di dignità dovrebbe mandare via a calci i 19 senatori che hanno votato per la permanenza in Senato di Minzolini».

I dem respingono le accuse, tra i 19 ci sono renziani ma anche antirenziani e scende in campo il Guardasigilli Andrea Orlando, antagonista dell'ex premier nella corsa per la segreteria: «Escludo ci sia una connessione tra il voto del Senato su Minzolini e quello su Lotti». Però non si sbilancia, dice che non avrebbe votato «per ragioni evidenti che riguardano la mia carica istituzionale». Andrea Marcuccci aggiunge: «Il M5s è abituato alle fake news. Non c'è alcuna relazione tra il voto su Lotti e quello su Minzolini. Oggi il Pd ha scelto di lasciare libertà di voto. Libertà è un altro termine ostile per i Cinque stelle». La pensa così anche Lucio Malan di Fi: «I signori del M5s, troppo abituati a votare a comando, non riescono proprio a capire il concetto di voto secondo coscienza e sulla base dei fatti». È stato, per l'azzurro Maurizio Gasparri, un «voto di riforma della giustizia perché boccia l'uso politico della giustizia». «Un vero voto di coscienza», aggiunge Renato Schifani. Contro «una operazione giudiziaria di incredibile faziosità», conclude Fabrizio Cicchitto.

Ma il M5s insiste. «La legge non è uguale per tutti - protesta Di Maio- Questo Paese si divide tra gli amici degli amici e i cittadini onesti. Minzolini è amico di Berlusconi e Renzi». Di Battista: «Fi e Pd si fanno da palo da sempre e ora ci si è infilata anche la Lega. Non è democrazia ma partitocrazia, la maggioranza Fi-Pd c'è come c'è sempre stata». «È un Parlamento di fuorilegge», gli fa eco Vito Crimi.

«Allucinante, sono allibita», grida Paola Taverna. «Avete salvato Minzolini. Complimenti vivissimi! Pagherete anche questa alle prossime elezioni. Siete da radere al suolo! Il 40% sarà poco!», scrive su Twitter Roberto Fico.

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