L'onere di licenziare Davide Casaleggio alla fine spetta a Vito Crimi, che non è nemmeno più un reggente. Crimi sovrintende alle assemblee con deputati e senatori in qualità di membro anziano del Comitato di garanzia. E mentre Giuseppe Conte affronta i big sul doppio mandato, «Vito» compie un altro passo dentro la storia del M5s. «Ci serve una piattaforma tecnologica sia per gestire gli iscritti, sia per la democrazia diretta, che è nel nostro Dna», dice Crimi in assemblea. Poi c'è il ma. «La piattaforma deve essere gestita in totale autonomia dal Movimento e non da un soggetto terzo», spiega. Sembrerebbe un'apertura nei confronti delle richieste dei parlamentari. Ai quali viene chiesto però di mettersi in regola con i versamenti mancanti dei 300 euro, prima di procedere al divorzio, che Conte e Grillo vorrebbero consensuale. Anche se l'ipotesi delle carte bollate è concreta.
La separazione, in ogni caso, appare cosa fatta. Ma non sono finiti i problemi per l'ex premier, passato dai summit internazionali con i leader mondiali ai conti in tasca a deputati e senatori grillini. Tramite Crimi il nuovo capo annuncia un diverso meccanismo per le rendicontazioni. Ogni eletto dovrà versare su un nuovo conto la somma forfettaria di 2.500 euro. Così divisi: 1.500 euro di restituzioni e 1.000 come contributo al partito. In questa ultima quota saranno assorbiti i soldi che venivano dati all'Associazione Rousseau per il mantenimento della piattaforma. «L'obiettivo è consentire al Movimento di diventare un soggetto autonomo», continua ancora Crimi. Però nemmeno stavolta domina la concordia. Il nuovo sistema è già messo sotto accusa da gran parte dei parlamentari. Che accusano: «Ci chiedono soldi ma abbiamo ancora quasi 7 milioni di euro fermi sull'altro conto». Si riferiscono alle restituzioni versate sul vecchio conto ad hoc. Soldi per cui ad oggi non è stata decisa una destinazione.
Con il nuovo meccanismo sparirà il portale Tirendiconto.it, secondo cui sono in ritardo con le restituzioni anche big come Alfonso Bonafede e Riccardo Fraccaro. Confermata la volontà di cercare una sede a Roma per il M5s.
Intanto continua il lavoro preparatorio di Conte. Con il varo del nuovo Movimento che da subito dopo Pasqua è slittato alla fine del mese. L'ex premier potrebbe incontrare i parlamentari tra oggi e domani.
Il tema più scottante è sempre la regola del doppio mandato. Conte vorrebbe sfruttare il vincolo per sbarazzarsi dei competitors interni, ma qualche big già minaccia di creare liste personali in competizione con il M5s alle prossime elezioni politiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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