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I leader tra shopping, pajata e gita al Colosseo. E una stretta di mano per ritrovare la normalità

Torna il summit in presenza. In serata cena al Quirinale, ospite il principe Carlo

I leader tra shopping, pajata e gita al Colosseo. E una stretta di mano per ritrovare la normalità

Roma. «Boris? Dove sei Boris?», dice Draghi guardandosi intorno. Sparito. Sono tutti pronti alla Nuvola per la foto di gruppo del G20, tutti in posa insieme ai medici, agli infermieri, agli uomini della Croce Rossa che hanno lottano con il Covid. Manca solo Johnson, il solito birbante: chissà, scherzano gli altri leader, gli piace nuotare, sarà andato a fare il bagno nel Tevere. No, sta chiacchierando con Trudeau. «Eccomi», si scusa lui prima di prendere posto tra le risate. Boris c'è. Chi manca davvero, oltre a Putin, è Xi Jinping, e si tratta di un'assenza rumorosa, visto che in un modo o nell'altro la Cina è al centro di ogni dossier. E quando Xi si collega da Pechino per frenare sul clima, la sua voce metallica, un po' gracchiante, sembra arrivare da un altro pianeta, distante, ovattato, rarefatto. Niente a che vedere con l'esuberanza di BoJo, appassionato di storia romana, che dopo una cena con la sua Carrie a base di burrata e pajata, in mattinata si è fatto aprire il Colosseo per una visita privata. O con la voglia di struscio di Jair Bolsonaro, che come passione ha il prosciutto e quindi ha snobbato le Terme di Diocleziano per un giro delle salumerie del centro: Pantheon, Fontana di Trevi, un morso al panino e un selfie. Molto più chic invece Brigitte Macron, che l'altra sera ha trascinato Jill Biden in un ristorante di via Ripetta per due tartine al tartufo e un bicchiere di Sauvignon. «Due amiche insieme per Roma, che bello! - ha detto la first lady - Amiamo l'Italia, siamo come due sorelle». Persino il rigido Modi è sembrato a suo agio e ha invitato Papa Francesco a visitare l'India.

Insomma, benvenuti a Roma, al vertice della normalità. «È bello vedervi. A circa due anni dall'inizio della pandemia - dice Mario Draghi aprendo i lavori - finalmente ci possiamo incontrare e guardare al futuro con maggiore ottimismo». Biden e Johnson hanno elogiato il lavoro preparatorio italiano. «Wonderful job». Ecco il successo, al di là dei passi avanti sui vaccini, il clima e la minimum tax, sta proprio nella celebrazione fisica del summit, del suo rilancio come camera di compensazione globale. Strette di mano: pure Ursula von der Leyen prende quella di Erdogan che l'aveva lasciata in piedi e solo Modi preferisce dare di gomito. Il G20 delle mogli (e un paio di mariti). I bilaterali. Gli incontri riservati. Si litiga, si trama, si cercano alleanze. Si torna a fare politica perché, dice Draghi, «il multilateralismo e l'unica risposta possibile».

Così capita che, mentre Biden si scusa con Macron per lo schiaffo dei sommergibili, il premier italiano riceva Erdogan che aveva definito dittatore. E mentre Johnson polemizza con i francesi e tutta la Ue su questioni di pesca, le first lady si godono la giornata di sole. Serena Cappello, moglie di Draghi le accoglie a Villa Caffarelli, le porta al Colosseo, poi al Casinò del Bel Respiro di Villa Pamphilj, poi ancora alla Cappella Sistina, per confluire infine con i mariti alle Terme di Diocleziano. Gran cenone al Quirinale con ospite a sorpresa, il principe Carlo.

L'ha invitato SuperMario.

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