I No Vax minacciano Draghi. Pubblicato l'indirizzo di casa

Il gruppo "Basta Dittatura" si dà appuntamento sotto l'abitazione del premier. Nel mirino anche i ministri

I No Vax minacciano Draghi. Pubblicato l'indirizzo di casa

C'è chi arriva a minacciare i vertici dello Stato per sostenere le tesi No Vax e chi fa marcia indietro, dopo essere stato attaccato dal virus, lanciando appelli da un letto d'ospedale.

Il muro alzato dai nemici del certificato verde diventa sempre più massiccio in alcuni casi e si sgretola in altri. Ieri il popolo negazionista è arrivato a prendere di mira via Telegram il presidente del Consiglio. Gli organizzatori del gruppo «Basta Dittatura-Proteste» hanno condiviso nelle chat alcuni dati sensibili del premier Mario Draghi, a partire dall'indirizzo di casa. «Ogni sera alle 21 davanti all'appartamento del draghino (sic) malefico», si legge nel messaggio condiviso sulla piattaforma, insieme con il suo indirizzo, corredato da un'immagine di Google Maps, e da un fotomontaggio con Draghi, ritratto con baffetti alla Hitler, che viene ammanettato da un personaggio con volto coperto e mimetica. Su quanto accaduto è al lavoro la polizia postale e altri comparti della sicurezza. «L'attenzione investigativa per risalire all'identificazione dei responsabili in questi ambienti e sulle modalità di diffusione dei messaggi è costante e non è mai venuta meno», sottolineano gli investigatori. Il gruppo su Telegram ha chiesto agli utenti «di cercare gli indirizzi e i numeri di telefono delle mer*e criminali fasciste dittatoriali», come vengono definiti i titolari dei vari ministeri, e di «tutti i capi partito che hanno sostenuto la Dittatura, tutti i presidenti di Regione, tutti i virologi da tv, tutti i collaborazionisti manipolatori nelle tv e canali di manipolazioni vari». Lo scopo è quello di compilare una vera e propria lista dei «cattivi» per poi passare ai fatti. Poco tempo fa lo stesso manipolo aveva reso pubblici gli indirizzi dell'infettivologo Massimo Galli, Matteo Bassetti e di Ranieri Guerra aggiungendo «sapete cosa fare». Anche il presidente della Campania, Vincenzo De Luca e quello dell'Emilia Romagna, Stefano Bonaccini erano stati presi di mira. «Scrivete nei commenti tutto quello che trovate con le tecniche spiegate in precedenza - si legge in chat - pagine bianche, curriculum, internet, Agenzia delle entrate, proprietà immobili. Scrivete anche la fonte e la prova per verificare che i dati siano effettivamente riconducibili al soggetto che si sta cercando».

Sono all'ordine del giorno, però, anche gli appelli dei No Vax pentiti. Marco Marchesin, 50enne ricoverato in terapia intensiva nell'ospedale di Piacenza, ha pubblicato su Facebook un video invitando tutti a vaccinarsi. Appare sul letto d'ospedale, mentre indossa il casco per l'ossigeno. «Non ho il vaccino e molti dei presenti qui non ce l'hanno - dice con un filo di voce -. Vaccinatevi, ho sbagliato. Non fatevi uccidere dalla malattia. Non aspettate. Questa malattia brucia i polmoni. È un inferno». Fino a pochi giorni fa sui social minimizzava i numeri dei decessi, se la prendeva coi giornalisti, e appoggiava le battaglie dei portuali di Trieste. Il suo video ha già ricevuto 5mila condivisioni e 170 commenti. «Non è mai troppo tardi», scrive Cosimo Franco, primario della Terapia Intensiva Respiratoria dell'ospedale dove è ricoverato. Rabbia e tristezza, invece, a Trento dove un 39enne ha perso la vita per il Covid. Aveva problemi di salute e, nonostante gli fosse stato consigliato, aveva scelto di non vaccinarsi. Ad Arco, invece, è morto un 50enne che aveva rifiutato di essere intubato. La compagna ai medici che cercavano di fargli cambiare idea si era limitata a dire: «Rispetto la sua scelta».

Scelte a volte folli, come quella di un 51enne positivo al virus che a Pescara ha provato a imbarcarsi su un volo per Bruxelles. L'uomo è stato bloccato grazie all'allarme lanciato ai carabinieri dalla farmacia, in cui aveva eseguito il tampone. Il volo è stato bloccato e per il passeggero è scattata una denuncia.

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