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I ribelli M5s difendono la ong: "Porti aperti, non decide Salvini"

Dalla Fattori a De Falco: la fronda grillina mette nel mirino il Viminale. Toninelli: "L'Ue adesso deve dare una risposta"

I ribelli M5s difendono la ong: "Porti aperti, non decide Salvini"

I frondisti a Cinque Stelle adesso cavalcano anche il "no" di Salvini allo sbarco dei 300 migranti salvati dalla ong spagnola Open Arms. Di fatto il Viminale ha ribadito la linea dei porti chiusi che va avanti da quando Salvini è arrivato al governo. Il ministro non ha usato giri di parole ed è stato molto chiaro: "La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no. La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita". una posizione coerente con la politica portata avanti dal Viminale in tutti questi mesi. Ma a quanto pare tra i grillini dissidenti c'è anche chi sfritta l'occasione per attaccare il leader degli alleati di governo. Non si può interpretare in altro modo la dichiarazione della senatrice Laura Fattori (M5s) che all'Adnkrons afferma: "I porti non sono chiusi e un eventuale decisione non spetta a Salvini".

E al coro buonista della fornda grillina si unisce anche De Falco che all'Adnkronos afferma: "Questo episodio dimostra "la necessità di avere una condivisione europea del fenomeno. Condivisione che non riusciamo ad avere se non attraverso istanze sovranazionali e internazionali. Ovviamente, nel momento in cui l'Italia vuole far valere la propria posizione, deve presentarsi in quelle sedi istituzionali e lì ottenere l'adesione degli altri Paesi, così come era stato fatto per un paio d'anni partecipando attivamente e intelligentemente ai lavori del Global Compact per l'immigrazione. Non è ragionevole aver disertato il tavolo di Marrakech". Infine il grillino chiede in modo esplicito al governo di fare retromarcia proprio sul Global Compact: "È anche vero che non accenna a diminuire la tensione alle frontiere e questo si traduce in un raddoppio dei morti in mare. Occorrerebbe intensificare l'azione di salvataggio in mare, ma non solo da parte dell'Italia. Uno dei punti del Global Compact - sottolinea - riguarda anche quello". Ma ad esprimere una posizione chiara per i 5 Stelle ci pensa il ministro dei Trasporti, Toninelli su Twitter: "Sul caso #OpenArms l’Italia non ha coordinato i soccorsi in acque Sar libiche, esattamente come non lo hanno fatto Francia, Spagna o altri.

Allora cosa vuole fare la Ue? Serve una risposta dell’intera Europa all’emergenza #migranti".

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