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I riflettori del Copasir sui soldi venezuelani ai 5s

Sentito il direttore dell'Aise Carapelli. Ma nel mirino anche i compensi esteri del leader di Iv

I riflettori del Copasir sui soldi venezuelani ai 5s

Il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) vuol vederci chiaro sulla vicenda dei presunti fondi venezuelani versati al Movimento 5 stelle, tanto che nel corso dell'ultimo incontro ha deciso di chiedere alle procure che stanno indagando su questi filoni gli atti delle inchieste per verificare eventuali profilli di interesse del Comitato, ovvero possibili minacce alla sicurezza nazionale. Durante l'ultima riunione sono state trattate anche le vicende di Matteo Renzi legate ai compensi che il senatore ha ricevuto da Stati esteri.

Dei 5 stelle si è parlato durante l'audizione di ieri al Copasir del direttore dell'Aise, Giovanni Caravelli. L'indagine verte sui reati di riciclaggio e e finanziamento illecito al partito. La procura di Milano ci sta lavorando da giugno dello scorso anno, tanto che è stato aperto un fascicolo per verificare se il nascente Movimento 5 Stelle, nel 2010, abbia veramente ricevuto tre milioni e mezzo di «fondi neri» venezuelani. A tal proposito sarà sentito dalle procure Hugo El Pollo Carvajal, l'ex capo dei servizi segreti venezuelani che fu arrestato in Spagna su ordine degli Usa. Carvajal aveva confermato ai giudici spagnoli l'ipotesi del finanziamento illecito a diversi partiti tra cui anche il Movimento 5 stelle, ma anche al Podemons spagnolo.

A tirare fuori il caso fu Marcos Garcìa Rey, il giornalista dell'Abc che nel 2020 pubblicò un documento esclusivo dei servizi segreti venezuelani. Le indagini sono affidati al Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza.

Ora il Copasir vuol fare giustamente chiarezza per capire se il Movimento 5 stelle abbia realmente ricevuto i 3,5 milioni di euro in maniera del tutto illecita.

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