"Ci sono nemici pronti a uccidere questo Pontefice che piace a troppi"

"I rischi maggiori arrivano dai poteri forti fuori dalle mura vaticane"

"Ci sono nemici pronti a uccidere questo Pontefice che piace a troppi"

Nemici dentro e fuori le Mura Leonine; posizioni troppo scomode per chi «non vuole perdere potere, privilegi e patrimoni». Un Sinodo di «certi giornali fatto di complotti e ombre»; la «falsa notizia» sulla salute del Papa potrebbe essere «un'operazione frutto di menti raffinatissime». La notizia diffusa dal Quotidiano Nazionale secondo cui il Papa avrebbe un tumore benigno alla testa è stata vista da molti osservatori come l'ennesimo attacco velenoso a Bergoglio.

Ne parliamo con Nello Scavo, giornalista di Avvenire , autore del volume «I nemici di Francesco» (edizione Piemme) accompagnato dal sottotitolo: «Chi vuole screditare il Papa, chi vuole farlo tacere, chi lo vuole morto». Un libro che riporta documenti e carte inedite, frutto di un lavoro di ricerca durato due anni, che analizza in particolare i nemici esterni di Papa Francesco. Ma anche i corvi e i nemici dentro le Mura Leonine. «Non tutti coloro che dissentono dal Papa possono essere definiti nemici. Avere opinioni e preoccupazioni differenti - dice il giornalista - non è un'offesa al pontefice. Il problema è che alcune personalità, come si è visto con il caso della lettera dei 13 cardinali, pur in buona coscienza possono venire strumentalizzate. Molto più variegato, e assai agguerrito, è invece il fronte esterno: grandi banche, lobby finanziarie, produttori di armi, esponenti politici di primo piano negli Stati Uniti».

Il Sinodo sulla famiglia, definito da molti il Sinodo dei veleni, si inserisce in questa lotta portata avanti dai «nemici di Francesco». «Il Sinodo, stando a chi tutti i giorni partecipa ai lavori, si svolge in piena libertà dialettica e trasparenza - sottolinea Scavo - e in uno spirito di fraternità che all'esterno c'è chi preferisce non cogliere. Poi c'è il sinodo di certi giornali, fatto di complotti e ombre».

E il presunto tumore benigno alla testa che avrebbe Bergoglio? «Una falsa notizia. O si tratta di una bufala venuta male, oppure è un'operazione frutto di menti raffinatissime, ma penso più a una gigantesca balla maneggiata con imprudenza. Ma la cadenza con cui episodi di varia gravità a danno del Papa si stanno ripetendo, se non altro confermano che Papa Francesco è tanto amato quanto scomodo».

Per Scavo, dunque, «un Papa che dice che “questa economia uccide“, che non perde occasione per ricordare che le guerre devastano milioni di vite ma arricchiscono poche tasche, attira inevitabilmente l'ostilità di chi non vuole perdere potere». I nemici di Francesco non sono affatto pochi. E ciò che non piace di questo Papa è che «parla chiaramente, è un Papa che ottiene un consenso che va ben oltre la staccionata dei credenti. Da subito alcuni circoli finanziari e diversi think tank (da Jp Morgan al Financial Times) non perdono occasione per sminuire le critiche di Bergoglio al sistema economico». Bergoglio rischia la vita? «Ogni Papa ha rischiato la vita. Paolo VI fu accoltellato nelle Filippine, Wojtyla fu colpito da Ali Agca, e Benedetto XVI in almeno un paio di circostanze rischiò di venire aggredito da una mitomane.

In ogni caso la macchina della sicurezza ha dimostrato anche con Francesco di essere più che efficiente. I tentativi di delegittimazione, però, sono più frequenti e velenosi. E non sempre si può prevedere da dove arriveranno gli attacchi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica