I segreti di Ranucci in Procura. E Fdi: "Noi spiati già dal 2021"

Acquisite le accuse lanciate in Antimafia. L'ipotesi della calunnia. E Fazzolari denuncia

I segreti di Ranucci in Procura. E Fdi: "Noi spiati già dal 2021"
00:00 00:00

Copasir, Procura di Roma e di Firenze, Garante. È lunga la fila di doglianze per Sigfrido Ranucci. Non pago dell'indagine per la violazione dell'articolo 615 bis comma 2 (interferenze illecite nella vita privata) dopo la telefonata tra Gennaro Sangiuliano e la moglie mandata in onda l8 dicembre 2024 che ha fatto scattare la maxi sanzione da 150mila euro, il vicedirettore Rai rischia la calunnia per le maldestre accuse, mezze rimasticate, ai servizi segreti e a mezzo governo. Mostrando l'ennesima querela contro di lui, Ranucci blatera: "Dedicato a chi pensa che i magistrati non tocchino Report". A firmarla è Filippo Spezia, già capo della Procura di Firenze. Per uno che si è beccato gli applausi dall'Anm sulla riforma della giustizia è stato difficile scoprire che i pm di Roma vogliono la sua audizione in Antimafia, dove ha accostato l'orrendo attentato subito il 16 ottobre a Pomezia a una suggestione che gli avrebbero riferito fonti di intelligence. "Il delitto di calunnia secondo l'articolo 368 del Codice penale è procedibile d'ufficio", ricordano ambienti di Fdi. Galeotta la domanda dell'ex magistrato e senatore M5s Roberto Scarpinato, sul sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, che secondo Ranucci avrebbe "attivato i servizi segreti" dopo una puntata sul padre della Meloni. "Gli ho chiesto se c'è una connessione anche con le inchieste di Report su Aldo Moro e Piersanti Mattarella e sulla pista nera delle stragi", sottolinea Scarpinato, secondo cui anche il Copasir dovrebbe occuparsene". Detto, fatto: sia l'audizione in Antimafia sia quella in Vigilanza verranno riversare alla commissione che indaga sugli 007.

Contro "accuse troppo gravi per farle cadere" Fazzolari ha annunciato azioni legali se Ranucci non le ritirerà. Ma nel tritacarne di Report è finito, di nuovo, il commissario della Privacy Agostino Ghiglia: secondo la ricostruzione che andrà in onda domani sera l'ex senatore di An è accusato di aver concordato - nel 2021, governo di Mario Draghi - il sostegno del Garante alla contrarietà della Meloni al green pass. "Pubblicare le conversazioni private tra un componente di una autorità e un parlamentare (allora all'opposizione, ndr) è una gravissima ferita alla tenuta democratica delle istituzioni", è l'affondo del deputato Giovanni Donzelli. L'ipotesi che Ghiglia sia stato attenzionato da tempo da Ranucci si fa concreta, ne è convinto anche lo stato maggiore di Fdi analizzando la sequenza di violazioni della privacy del commissario, probabilmente pedinato fino alla sede di Fdi dove qualcuno sapeva sarebbe andato alla vigilia della sanzione a Ranucci - già decisa giorni prima come aveva annunciato il ben informato Fatto quotidiano - passata con il voto ininfluente di Ghiglia, le cui conversazioni private sono state evidentemente captate. "Spiare il leader dell'unica opposizione non è giornalismo di inchiesta ma una palese violazione della Costituzione, la sinistra si preoccupi di questa deriva".

A dirsi "allibita e mortificata" da Ranucci è anche la moglie di Sangiuliano Federica Corsini, amareggiata "dall'ostinazione con cui continua a sostenere che fosse fondamentale mandare in onda il dolore di un momento intimo e privato", per cui Ranucci ha ricevuto l'ennesimo avviso di garanzia.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica