
Elon Musk questa volta sembra fare sul serio con il suo nuovo partito: l'America Party. Dopo l'annuncio sul suo profilo X, ieri sarebbe arrivata la registrazione alla Commissione elettorale federale statunitense indicando l'indirizzo nella sede di Space X a "1 Rocket Road" ad Hawthorne in California e come tesoriere il direttore finanziario di Tesla Vaibhav Taneja. Con l'atto ufficiale in mano Musk può raccogliere legalmente finanziamenti per il nuovo partito e iniziare la sua attività politica con un primo obiettivo alle porte: le elezioni di midterm del 2026. Chi pensava a una boutade o una provocazione dopo la rottura con Donald Trump deve ricredersi perché non solo Musk ha avviato la sua creatura politica ma ha in mente un piano preciso.
Come spiega il giovane influencer e imprenditore Mario Nawfal molto vicino al patron di Tesla: "La mossa di Elon è puntare a soli 2-3 seggi al Senato e 8-10 distretti della Camera, evitando il circo nazionale e colpendo dove i margini sono minimi. Sta raccogliendo milioni di firme su X, ha già un PAC e potrebbe raccogliere firme tramite crowdsourcing in modo semplice e veloce". Una strategia condivisa dalla stesso Musk che ha aggiunto: "Non è difficile, per essere onesti". Che sia in atto qualcosa di rivoluzionario per la politica americana è testimoniato anche dalle modalità con cui è nato l'America Party dopo il sondaggio lanciato da Musk tra i suoi utenti su X sulla necessità di un nuovo partito con il risultato di 65,4% sì e 34,6% no che ha spinto Musk a rompere gli indugi. Ma la vera novità è il ruolo svolto dall'intelligenza artificiale nella costruzione del progetto politico dell'America Party. Musk può infatti contare su uno spin doctor inedito: Grok. Nelle ultime ore gli utenti hanno chiesto alla sua intelligenza artificiale numerosi consigli a cominciare dai prossimi passi che l'America Party dovrà seguire: "Reclutare candidati per le elezioni di medio termine del 2026 (2-3 Senato, 8-10 seggi alla Camera), richiedere il parere consultivo della FEC sullo status, costruire una piattaforma, tenere il congresso inaugurale. I cittadini possono contribuire donando tramite i canali ufficiali, facendo volontariato, firmando petizioni per l'accesso alle schede elettorali, diffondendo la consapevolezza su X e votando in elezioni mirate". Una sorta di democrazia partecipata ma con l'ausilio dell'intelligenza artificiale che fa per la prima volta il suo ingresso in politica con queste modalità.
Su quale potrebbe essere il programma dell'America Party è lo stesso Musk a condividere un post in cui sono indicate le priorità: ridurre il debito, solo spese responsabili; modernizzare l'esercito con l'intelligenza artificiale e la robotica; pro tech, accelerare per vincere con l'intelligenza artificiale; meno regolamentazione in generale ma soprattutto nel settore energetico; libertà di parola; pro natalità. Il taglio alla spesa è stato uno dei cardini del dipartimento Doge e, proprio l'eccessivo costo della finanziaria, è stato il motivo della rottura con Donald Trump. Chi si domanda come Elon Musk potrebbe rivoluzionare la politica è sempre Grok a tracciare la strada: "Trasparenza nella spesa pubblica basata sull'intelligenza artificiale, blockchain per il voto sicuro, limiti di mandato tramite app pubbliche e tagli alla burocrazia come Tesla ha ottimizzato la produzione. Bonificare la palude: denunciare la corruzione con l'analisi dei dati, promuovere assunzioni basate sul merito e dare priorità all'innovazione rispetto ai lobbisti".
Ora resta da capire se la politica tradizionale sottovaluterà Musk come avvenuto nella Silicon Valley con Tesla e Space X o se la sua sfida a "spreco e corruzione" rappresenterà una minaccia per repubblicani e democratici.