I totalitarismo non è necessariamente una dittatura e una dittatura può essere non totalitaria.
Il totalitarismo è l’obiettivo di una forza politica che mira ad una occupazione totale della vita dei cittadini spingendoli come pecore nel recinto del pensiero unico, della comune lingua sciatta e identica, a reti televisive unificate. Quando le sinistre accusarono Berlusconi di oscure tendenze totalitarie come proprietario di tre reti commerciali (che vendono pubblicità a tutti, senza irritare nessuno) dissero un’idiozia.
Oggi invece siamo già in quel racconto di Isaac Asimovin cui un astronauta atterra su un pianeta di macchine intelligenti abbandonate da una civiltà scomparsa. Le macchine sembrano adattarsi alle sue esigenze, ma quando l’astronauta riesce a specchiarsi, si accorge di essere diventato lui un mostro alieno con coda e squame. Nella commedia Il Rinoceronte di Eugène Ionesco tutti sono entusiasti di trasformarsi in rinoceronti per un «governo del cambiamento», con un corno sul naso. Nella Fattoria degli animali di George Orwell il governo totalitario (del cambiamento) produce un nuovo genere di eguaglianzain cui tutti sono uguali,ma alcuni sono più uguali degli altri e sognano di essere i dittatori dell’impossibile democrazia diretta.
Perfortuna,
da noi i neo-totalitari col corno sul naso sono già infangati da intercettazioni che denotano uno stile mafioso, dalle buche e dalla vergogna. I sondaggi confermano: gli italiani sono un po’ umorali, sì, ma non crertini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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