Cronache

I trucchi contro lo stress. I biglietti scritti a mano e gli addobbi fatti in casa

Per sopravvivere a veglioni e cenoni meglio il menu limitato a prodotti locali e di stagione

I trucchi contro lo stress. I biglietti scritti a mano e gli addobbi fatti in casa

Siamo già a dicembre, praticamente Natale. È vero mancano ancora una ventina di giorni ma sarà inutile dirvi di non agitarvi se fate parte di quel 40 per cento di persone che sono già in ansia e all'inseguimento del «Natale perfetto»: secondo uno studio americano per il perfezionista da festività di fine anno i primi segni da stress compaiono già ai primi di dicembre, per poi esplodere il 13 che è anche il giorno più corto e buio dell'anno, il che non aiuta - trasformando l'ultimo mese dell'anno in una sorta di incubo permanente. Fatto di regali acquistati in negozi sovraffollati, ricerca spasmodica sul web o nelle riviste delle ricette natalizie più tradizionali, come il tacchino ripieno perfetto o di quelle più originali, in grado di soddisfare i parenti più esigenti. Per non parlare delle decorazioni: l'albero non si discute, ma meglio vero magari riscattabile con un buono per riscattare la carbon footprint che faccia sentire meno in colpa o finto, e se finto di plastica - orrore! - o di legno, di quelli di design che si smontano al primo sguardo ma fanno tanto chic?

L'ansia natalizia porta a fare tutto alla grande, mostrare il meglio in casa, nella tavola, con i regali. Il che provoca un'ansia ancora maggiore: quella causata dal timore di spendere troppo. Perché il rischio di questa corsa alla perfezione è quello di strafare, acquistando una quantità eccessiva di regali, addobbi, cibo.

Ci permettiamo un modestissimo consiglio: andateci slow, prendetevi un attimo per riflettere operando scelte ragionate e sostenibili, rallentate. Qualche esempio? Iniziamo dalla casa: bando ad acquisti di addobbi voluminosi e un po' pacchiani che «dopo» non si sa dove mettere, al loro posto meglio optare per piccoli addobbi creati a mano, magari coinvolgendo i più piccoli che si staccano per un po' dai giochi elettronici divertendosi pure. La festa più tradizionale dell'anno potrebbe poi essere il momento di riprendere antichi riti e abitudini tramontate. Come i biglietti di auguri scritti a penna e mandati per posta alle persone care.

O di regalare piccoli oggetti preziosi di artigianato. Come una intramontabile cravatta. «Regalare una cravatta sartoriale torna ad essere un gesto originale e inaspettato. È un accessorio che, se scelto con cura, è perfetto per ogni uomo, da quello più casual all'amante della tradizione» dice Stefano Bigi, amministratore unico di Bigi Cravatte Milano.

Dello stesso avviso anche la blogger Pamela Soluri: «L'artigianato offre prodotti, abbigliamento e accessori più unici che rari. Creazioni nelle quali si intrecciano storia, mutamenti sociali, ambiente e sostenibilità».

E a tavola? Il consiglio è di non esagerare. Bando a pranzi ipercalorici e sovrabbondanti, con portate plurime che ammazzerebbero un elefante e che risultano nella festa dello spreco. A Natale quasi il 20 per cento degli acquisti alimentari viene gettato senza essere consumato. Limitare i prodotti esotici e optare per materie prime locali e di stagione. E cucinare con calma, evitando, lo dice un altro studio questa volta inglese, le canzoncine natalizie in sottofondo: ascoltate ripetutamente possono avere effetti negativi sulla capacità di concentrazione.

Giunti a sera poi meglio sedersi sul divano e godersi un bel film natalizio: trama semplice, buoni sentimenti e lieto fine rassicurato sono un antidoto perfetto contro lo stress natalizio.

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