Cronaca locale

Imprenditore italiano vola dalla finestra "Si è buttato". Ma ora si indaga per omicidio

Olivieri era in casa con la fidanzata che non si è accorta di nulla: nessun indagato

Imprenditore italiano vola dalla finestra "Si è buttato". Ma ora si indaga per omicidio

È giallo sulla morte dell'imprenditore barese Antongiulio Olivieri, deceduto dopo essere precipitato lo scorso sabato 8 aprile dal settimo piano di un palazzo in Romania. Il ragazzo, di 37 anni, da sette anni si era trasferito a Deva, capoluogo del distretto di Hunedoara, nella regione storica della Transilvania, dove lavorava con lo zio nell'azienda ItalRom Leather.

Olivieri viveva in casa con la fidanzata, che al momento dell'accaduto si trovava in un'altra stanza dell'appartamento, e non si è accorta di nulla. Subito dopo l'incidente sul posto è intervenuta la polizia di Hunedoara, che ha immediatamente aperto un fascicolo d'indagine con ipotesi di reato per omicidio colposo, al momento senza indagati. Gli inquirenti stanno cercando di capire se la caduta è stata provocata da un malore o dal cedimento della ringhiera del balcone. Anche se un agente parlando con i media rumeni ha riferito che «non ci sono elementi che possano far pensare al coinvolgimento di altre persone».

Antongiulio Olivieri era un rinomato specialista dei mercati finanziari, avendo lavorato come trader a Milano e in Svizzera, e in virtù di questa sua esperienza era ospite fisso nei programmi televisivi di Class Cnbc. Le esequie del giovane si sono svolte il 12 aprile a Toritto, paese d'origine della sua famiglia, dopo il rientro della salma in Italia.

«Negli ultimi due anni lo vedevo stressato: era dimagrito, perdeva capelli, aveva avuto problemi di salute. Diceva di non potersene andare dalla Transilvania, in cui si era trasferito da cinque anni, per proteggere la sua famiglia. Temo che fosse finito sotto ricatto di qualcuno, ma era un ragazzo che amava troppo la vita per potersi suicidare. La dinamica della morte è stranissima, nessuno qui crede al gesto volontario», ha dichiarato un suo amico al Corriere del Mezzogiorno «suicidio? È impossibile. Lui viveva per i suoi cari, era convinto di doverci essere sempre per prendersi cura di tutti, dai genitori alla sorella e al fratello. Non lo avrebbe mai fatto per responsabilità».

Sui social gli amici di Toritto descrivono Antongiulio come «un gran lavoratore, solare, che non aveva mai fatto cenno a problemi economici o depressione».

Un amico scrive: «Volevi dimostrare al mondo e a te stesso di avercela fatta, sacrificandoti e vivendo fuori per lavorare. Il vuoto che lasci è immenso, perché la tua energia era un collante di amicizia». Silenzio invece dai familiari.

Un mese fa, il 6 marzo, un altro ragazzo pugliese, Marcello Vinci, di Martina Franca, era morto con la stessa dinamica in Cina. Marcello Vinci, che viveva da qualche anno a Shanghai, è precipitato dal 35esimo piano di un grattacielo, apparentemente senza motivo.

La mamma, sconvolta e incredula, ha lanciato un appello per avere informazioni che potrebbero essere aiuto alle indagini, essendo anche quella una morte misteriosa e inaspettata.

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