Ma per gli "intellò" cattocomunisti il problema sono i razzisti e Trump

Da «Avvenire» a «Repubblica», predica sugli italiani intolleranti con gli immigrati. E il presidente Usa diventa un filonazista

Ma per gli "intellò" cattocomunisti il problema sono i razzisti e Trump

Se in Johnny Stecchino il vero problema della Sicilia non era la mafia ma il traffico (e in second'ordine la siccità), nell'Europa delle stragi islamiste la vera piaga non è il radicalismo jihadista ma il razzismo degli europei, in particolare degli italiani novelli nazisti. Una lettura che trova concordi gli editorialisti dell'area clerico-progressista, da Repubblica ad Avvenire.

Proprio il quotidiano della Cei, a tre giorni dalla mattanza di Barcellona, titola sull'emergenza che deve scuotere le nostre anime: l'«ordinario razzismo» dei connazionali. Mentre le città italiane si blindano per prevenire attacchi di camion kamikaze al grido Allah Akbar, il giornale dei vescovi riassume le piaghe che affliggono il nostro presente: «Propaganda sulle spiagge, discriminazioni e perfino aggressioni. Tanti episodi di un'estate segnata dall'intolleranza. E sulle Rete si muove la vasta galassia neofascista». Dopo il caso del bagnino di Chioggia ammiratore del Duce, e quindi le «polemiche strumentali sull'immigrazione e le Ong», l'altro caso che preoccupa il quotidiano dei vescovi è quello dell'ambulante senegalese cacciato dai bagnanti in una spiaggia di Cagliari. Viene interpellato anche uno psichiatra per certificare come «razzismo e nazionalismo siano frutto di un'ignoranza radicata».

Nessuna disamina psichiatrica invece sull'adesione dei giovani maghrebini all'estremismo islamico, mentre sul tema viene ospitata un'intervista ad un'attivista marocchina che ringrazia Barcellona perché «ha capito che il nemico non è l'islam». Concorda in pieno con Avvenire il parroco di Pistoia, don Massimo Biancalani, prete pro-immigrati che sui social posta la foto di una piscina con a mollo una decina di giovani africani, corredata dal seguente commento: «E oggi piscina! Loro sono la mia patria, i fascisti e i razzisti i miei nemici!» (subito rilanciata da Salvini).

Ma l'allarme è identico a quello suonato dal gruppo Espresso, e il suo giornale laico Repubblica (ma con la linea diretta tra Scalfari e Bergoglio la sintonia col Vaticano è diventata forte). Anche una presa in giro del tormentone sugli immigrati che vivono a sbafo inventato dall'autore satirico Luca Bottura (Samuel L. Jackson e Magic Johnson a Forte dei Marmi scambiati per migranti che se la spassano) viene raccontato in termini preoccupati come «un esperimento sociale che rivela molto sui razzisti». Del resto qualche settimana fa l'Espresso è uscito con una copertina con la svastica su fondo rosso e il titolo: «Nazitalia». Spiegazione dello storione di copertina, l'inchiesta sui nuovi nazisti del 2017: «Squadracce, violenze, xenofobia. L'estrema destra esce allo scoperto. Nella criminalità ma anche dentro le istituzioni». Mentre su Repubblica il Fondatore trova un nuovo aggettivo per gli attentati: «Sovversivi».

L'altra grave minaccia che incombe sulla nostra società, oltre al razzismo (con propaggini hitleriane) degli italiani, si trova dall'altra parte dell'Atlantico, e costituisce il dramma personale del corrispondente dagli Usa Vittorio Zucconi. Si tratta di Donald Trump, la cui elezione alla Casa Bianca è un trauma ancora non smaltito. Trump «un re folle», Trump «un presidente che non sa quello che fa», Trump «ha perso il timone la Casa Bianca è alla deriva», con Trump «finisce il secolo americano».

E poi naturalmente l'ombra del nazismo: «Si dice che la Casa Bianca, il circolo dei collaboratori più stretti, fra i quali americani ebrei in posizioni importanti, e lo stesso genero Jared Kushner, siano «sconvolti» da questo giustificazionismo del capo di fronte a cortei che intonavano slogan nazisti». La sciagura del filonazista Trump, il razzismo degli italiani, i bagnini col busto del Duce, le piaghe da risolvere nel tempo delle stragi islamiste. Oltre al traffico.

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