Elezioni politiche 2022

"Io, costruttore da una vita". I piani del Cav per il rilancio del Paese

Silvio Berlusconi parla ai costruttori e illustra a loro il programma di Forza Italia e del centrodestra, soprattutto nel settore edile

"Io, costruttore da una vita". I piani del Cav per il rilancio del Paese

I trascorsi lavorativi di Silvio Berlusconi sono ben noti: il Cavaliere negli anni Ottanta è stato uno dei principali costruttori del nostro Paese e, quel lavoro, per lui è anche una filosofia, i cui principi Silvio Berlusconi ha traslato in quella che da trent'anni è la sua principali attività, la politica. Anche per questo motivo, il presidente di Forza Italia ha scritto una lunga lettera all'Associazione nazionale costruttori edili e ai suoi iscritti, che a Silvio Berlusconi viene naturale chiamare "colleghi".

A loro, il Cavaliere ha esposto i suoi obiettivi nel caso di costruzione di un governo di centrodestra, sottolineando che anche il tema ambientale, che secondo alcuni sarebbe in contrasto con la logica delle costruzioni, in realtà non lo è in caso di "infrastrutture di qualità". E poi, ancora, il Cavaliere ha spiegato che "il tema del consumo del suolo, per esempio, andrebbe meglio definito in termini di valorizzazione, che avviene attraverso l’intervento umano". E tutto questo si inserisce in logiche di miglioramento per il Paese, lontane dai "no" ideologici della sinistra.

"Mi sento un costruttore perché per tutta la vita, in ogni settore, l’impresa in passato, la politica ormai da trent’anni, ho sempre lavorato per costruire, per trasformare la realtà intorno a noi", ha spiegato l'ex premier, che ai costruttori ha rilanciato il progetto del ponte sullo Stretto di Messina, che i governi a guida Forza Italia per due volte hanno progettato, finanziato e appaltato e che la sinistra ha sempre bloccato, "esponendo altresì lo Stato a penali molto elevate". E ancora una volta la sinistra ha intenzione di fare un nuovo studio di fattibilità, su un
progetto completamente diverso. Il Cavaliere ha sottolineato che "il futuro governo dovrà affrontare problemi rilevanti e la nostra presenza è garanzia del fatto che l’esecutivo lo farà in sintonia con l’Europa e l’Occidente, sulla base dei nostri principi liberali, cristiani, riformatori, garantisti". Ma ci sono anche interventi che non possono aspettare l'insediamento del nuovo governo, primo fra tutti quelli inerenti i piani per l'energia.

Il Cavaliere ha anche centrato l'attenzione sugli interventi inerenti il settore edile, perché "molti cantieri rischiano di saltare, di non poter concludere i lavori, il che pone a rischio anche le realizzazioni legate al Pnrr". E anche per il settore edile l'incidenza dei costi dell'energia si sta facendo sentire e sta causando problemi e rallentamenti. Anche il superbonus dev'essere rivisto, perché "non va abbandonato il meccanismo delle incentivazioni fiscali, soprattutto per favorire l’efficientamento energetico e la protezione antisismica" ma ha anche "determinato un gigantesco problema di gestione dei crediti". Quindi, Silvio Berlusconi ha sottolineato anche la necessità di interventi nell'ambito degli appalti, sottolineando anche la necessità di "una collaborazione pubblico-privato, per riqualificare le nostre città".

Ovviamente, Silvio Berlusconi ha riportato anche la necessità di introdurre anche la flat tax al 23% sia per le famiglie che per le imprese ma anche "il superamento del regime delle autorizzazioni preventive". Smantellando i vincoli burocratici all’intraprendere si agevola l'avvio dei lavori e si spinge anche sul piano occupazionale. "I controlli sul rispetto delle norme naturalmente ci saranno, e saranno precisi e puntuali, ma avverranno a fine lavori". In conclusione, Silvio Berlusconi ha dichiarato: "Come sapete tutto il nostro programma è orientato alla crescita.

La crescita è l’unico modo per risolvere i problemi strutturali del nostro paese, dal debito pubblico alla disoccupazione".

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