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Ipotesi zero Iva sul carrello della spesa

Il Tesoro valuta l'idea del ministro Brunetta. Incontro Bonomi-Draghi

Ipotesi zero Iva sul carrello della spesa

Azzerare l'Iva sul carrello della spesa, cioè sui prodotti di largo consumo, dagli alimentari ai farmaci, dai trasporti ai libri. Il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, è riuscito a far inserire anche questa ipotesi al team del ministero dell'Economia e di Palazzo Chigi che sta lavorando sul nuovo decreto, atteso a fine luglio, per alleggerire gli effetti dell'inflazione sui redditi. Se le risorse non fossero sufficienti, il provvedimento potrebbe slittare nella legge di Bilancio. La proposta del ministro è collegata alla recente modifica della direttiva europea sulle aliquote Iva che ha concesso ai Paesi membri dell'Unione la facoltà di modificare, arrivando anche ad azzerare tramite «esenzione con diritto a detrazione», l'imposta sul valore aggiunto applicata ad alcuni prodotti. La lista comprende gli alimentari, i servizi idrici, i farmaci, gli apparecchi medici, i servizi di trasporto, i libri e i giornali. Le coperture deriverebbero dall'extragetitto Iva accumulato in questi mesi di superinflazione, estendendo il meccanismo già utilizzato dal governo per tagliare le accise sui carburanti. «Sto lavorando, assieme al ministro dell'Economia, a una serie di interventi per lasciare intatto quel carrello», ha sottolineato Brunetta, aggiungendo anche un'altra idea: «tutelare» i fringe benefit (benefici accessori degli accordi aziendali come buoni acquisto o auto) che concorrono alla formazione del reddito.

Il cantiere è aperto. Se è vero che da gennaio a maggio il gettito Iva è aumentato di 10 miliardi di euro e che si è in attesa della certificazione della Ragioneria generale dello Stato sulle entrate tributarie per iniziare a ragionare di risorse, è altrettanto vero che quelle disponibilità dovrebbero costituire il finanziamento principale per il taglio del cuneo invocato, soprattutto, dai sindacati. Anche perché il governo non intende effettuare uno scostamento di bilancio, essendo un sorvegliato speciale di Bruxelles. Ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha incontrato il presidente di Confindustria Carlo Bonomi. Palazzo Chigi ha dichiarato che si è parlato di cuneo fiscale e salario minimo. Le posizioni di Viale dell'Astronomia sono distanti da quelle del sindacato: sul cuneo si vorrebbe un intervento su oneri fiscali e contributivi; per i redditi si chiede, invece, l'applicazione dei contratti nazionali senza nuove leggi.

Anche per non alimentare nuove polemiche Bonomi non ha commentato.

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