Cronache

Ira di Sea Watch: bloccato il nostro aereo

La Ong contro l'esecutivo: con l'ingresso del Pd avevamo avuto via libera

Ira di Sea Watch: bloccato il nostro aereo

I talebani dell'accoglienza alzano gli scudi contro il governo che «prova a fermare le attività di monitoraggio aereo di #SeaWatch» a caccia di migranti nel Mediterraneo. E salta fuori una situazione paradossale: l'estate scorsa, Moonbird, l'aereo della Ong tedesca era rimasto a terra su ordine dell'Enac, l'Ente nazionale dell'aviazione civile, ma la Lega faceva parte del governo. In ottobre lo stesso velivolo è tornato a decollare da Palermo. La portavoce di Sea Watch, Giorgia Linardi, ha rivelato in un video lanciato via Twitter: «Abbiamo ricevuto pochi mesi fa, nell'ottobre del 2019, una lettera dall'Ente nazionale dell'aviazione che certifica la legalità delle nostre operazioni». Il governo era cambiato con il Pd al posto della Lega. Adesso l'Enac sta controllando di nuovo i voli della Ong da Lampedusa, dopo avere ricevuto una specifica richiesta del Viminale il 30 giugno. Però non ha deciso ancora nulla. Linardi osserva che «il nostro modus operandi non è cambiato e quindi ci chiediamo quali siano i motivi di questi continui controlli e quale sia lo scopo».

Sea Watch è passata all'offensiva con il video della portavoce su Twitter in occasione della visita del ministro dell'Interno a Lampedusa di lunedì. Dall'isola decolla ogni giorno Seabird, il secondo aereo messo in linea dai talebani dell'accoglienza, che ha individuato «solo a luglio () oltre 700 persone in mare».

Linardi ha colto l'occasione «per chiedere alla ministra e a questo governo di porre fine all'accanimento delle nostre attività sia in mare che in cielo». Oltre ad avere individuato diversi gommoni dei migranti partiti dal Libia, per poi farli recuperare dalle navi delle Ong, Seabird aveva «avvistato un cadavere (in mare) quattro volte fra la fine di giugno e luglio e lì abbandonato». La drammatica foto è stata ampiamente sfruttata a scoppio ritardato, due settimane dopo, con l'appoggio del solito pistolotto di Roberto Saviano, non a caso nei giorni del voto di rifinanziamento delle missioni compresa quella a favore della Guardia costiera libica, che riporta indietro i migranti. Ieri l'aereo di Sea Watch ha avvisato un altro cadavere, che servirà alla campagna di pressione mediatica. «Stiamo sorvolando un cimitero» ha commentato il capo missione aerea, Tamino Böhm, per fomentare ulteriormente lo sdegno senza alcun senso delle proporzioni. «Queste denunce danno evidentemente fastidio - spiega Linardi nel video via Twitter - Se le nostre operazioni di volo verranno fermate sapete già il motivo».

Non tutti i commenti al video sono pro Ong. «I vostri velivoli non potrebbero operare voli di ricerca e soccorso - scrive Gianluca Frige - Ancora una volta pensate di essere al di sopra della legge e cercate di raggirarla per poi lamentarvi quando non ci riuscite!».

La portavoce denuncia anche lo stop della Sea Watch 3, la nave della Ong tedesca, che «si trova al momento sotto fermo amministrativo mentre nelle ultime settimane si sono intensificati i controlli anche nei confronti dei nostri equipaggi aerei e dei nostri velivoli».

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