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"Irripetibile un governo con la sinistra". Ora Salvini esclude lo scenario

Il leader della Lega prende le distanze dall'ipotesi di altri governi di larghe intese e ricorda le priorità degli italiani

"Irripetibile un governo con la sinistra". Ora Salvini esclude lo scenario

Matteo Salvini ha escluso che l'esperienza in corso, ossia quella di un governo di larghe intese con forze di centrodestra e centrosinistra, possa essere replicata. E questo anche per via delle istanze politiche che il Partito Democratico ed il MoVimento 5 Stelle portano avanti.

Il leader del Carroccio ,che è intervenuto al Forum Ansa, ha infatti dichiarato che è "irripetibile un governo con la sinistra. Letta e il Pd insistono sul ddl Zan e sullo ius soli ed i Cinque Stelle dicono no al termovalorizzatore... sono piani diversi - ha aggiunto - . Per noi il tema è quello del lavoro e da qui a dicembre ci sono pensioni e pace fiscale". Insomma, per la Lega le priorità sono molto diverse da quelle individuate dai Dem e dai grillini, che insistono per l'ex ministro dell'Interno con proposte che non rappresentano, in ogni caso, le strette esigenze dei cittadini del Belpaese.

Anche rispetto al sistema pensionistico ed alla cosiddetta pace fiscale, il leader della Lega ha pronunciato parole chiare: "Dal primo gennaio torna la Fornero se non si fa nulla, noi stiamo lavorano a quota 41. Draghi è molto attento ai dossier, la pace fiscale rischia di massacrare gli italiani. Mi domando quando si entrerà nel tema della pace fiscale. Che il governo non si sia ancora occupato del tema mi stupisce", ha continuato l'ex inquilino del Viminale, così come ripercorso dall'Ansa.

Sul Ddl Concorrenza, con la questione balneari - quello per cui Mario Draghi ha riunito d'emergenza il Consiglio dei ministri qualche giorno fa, facendo notare come eventuali ritardi possano minare la ricezione dei fondi messi a disposizione dall'Unione europea (a patto appunto che l'Italia proceda con le riforme) -, Matteo Salvini ha osservato quanto segue: "Spero che oggi si trovi una mediazione che metta d'accordo tutti, abbiamo lavorato per la soluzione".

C'è stato spazio anche per affrontare il dossier più urgente e spinoso, ossia quello che riguarda il da farsi rispetto alla guerra in Ucraina: "Mi auguro non ci sia nessun nuovo voto sull' invio di armi ed il quel caso la Lega ribadirà che l'arma più forte è la diplomazia. Io - ha proseguito il vertice leghista - conto che ci si arrivi senza una divisione e penso che anche lo stesso Draghi abbia tutto l'interesse di ricondurre tutto ad un ragionamento. Io non voglio peccare di ottimismo però mi sembra che entrambe le parti chiedano di ragionare. Anche nella leadership Usa, al di là di Biden, si fa strada la ricerca di un confronto".

Una riflessione, infine, è stata fatta in merito all'annoso problema del gas importato dalla Russia: "Chi parla a a vanvera di rinunciare al gas della Russia lo vada a dire alla imprese", ha annotato Salvini. E ancora un passaggio politico inerente alla legge elettorale: per Salvini una legge elettorale di tipo proporzionale garantirebbe meno certezze di una maggioritaria.

Ma è stato posto anche il tema del rispetto nei confronti degli elettori: "Cambiare la legge elettorale a pochi mesi dal voto è poco rispettoso verso i cittadini italiani", ha chiosato il leader.

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