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Ita tornerà privata: lo Stato prepara l'uscita

Decreto per vendere della maggioranza e tenere una quota, ma solo a tempo

Ita tornerà privata: lo Stato prepara l'uscita

Il governo mette ufficialmente in vendita Ita, la compagnia aerea pubblica italiana che dallo scorso ottobre ha preso il posto di Alitalia, preparando una privatizzazione, a tendere, del 100 per cento.

Il ministro dell'Economia Daniele Franco ha chiarito che lo Stato manterrà una partecipazione di minoranza per poi uscire del tutto dalla compagnia. Una novità che ha già messo in allarme i sindacati e chi ritiene che l'italianità della nuova compagnia di bandiera debba essere tutelata. "Per noi rimane imprescindibile che la compagnia non venga svenduta e lo Stato mantenga una quota di partecipazione maggioritaria potendo esercitare in ogni momento la cosiddetta Golden Power", sottolinea la Filt Cgil.

Il processo di privatizzazione è stato illustrato in consiglio dei ministri e presentato con un Dpcm che non definisce i tempi dell'operazione: "Abbiamo soggetti interessati", ha ricordato Franco, "non esiste comunque un programma predeterminato sui tempi". Due le opzioni previste: offerta pubblica o vendita diretta. La prima prevede che si individui una quota da vendere che viene messa sul mercato, con la seconda si avvia una trattativa con un unico offerente. Due canali paralleli percorribili a seconda delle condizioni che si verranno a creare. Ora, i potenziali interessati avranno accesso alla data room, ovvero a tutte le informazioni industriali e finanziarie della compagnia. Per questo, l'ingresso alla data room sarà molto contingentato al fine di non rivelare informazioni sensibili a soggetti non realmente interessati.

Al momento, in campo ci sarebbero due fondi internazionali, Msc (in coppia con Lufthansa) e Delta (con Air France). A differenza degli altri, il 24 gennaio il gruppo svizzero Msc e la compagnia aerea tedesca Lufthansa hanno ufficializzato l'interesse ad acquistare la quota di maggioranza di Ita. Msc è una delle più importanti società di navi portacontainer al mondo, e possiede anche una sussidiaria che si occupa di crociere, la MSC Crociere, oltre alle società Grandi Navi Veloci e Snav. Assieme a Lufthansa, che entrerebbe nell'affare come partner industriale, punta a rilevare le quote di maggioranza di Ita, ma a patto che il governo italiano mantenga una quota di minoranza. Per questo, il Dpcm di ieri ridisegnerà obbligatoriamente l'offerta pensata da Msc che ora, però, può avere diretto accesso ai numeri, finora ipotizzati.

Quanto agli americani, un portavoce ha chiarito ieri che non ci sono nuovi aggiornamenti" sul dossier Ita e che la società è sempre in contatto regolare con i vertici di Ita Airways. Delta ha una lunga storia con l'ex Alitalia e ha stretto una partnership con Ita che si impegna a rafforzare".

La vendita è un passaggio fondamentale per il governo in prospettiva per rendere profittevole la compagnia che, in questo momento, è molto debole: tra il 15 ottobre e il 31 dicembre Ita ha registrato 86 milioni di euro di ricavi, con un ebit in perdita di 170 milioni di euro accumulati in appena due mesi e mezzo.

Secondo le prime stime l'azienda avrebbe una valutazione tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro.

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