Italia in attacco alla fiera della Difesa

Presentati sistemi anti drone e nuove armi con controllo a distanza

Chiara Giannini

La parola chiave è «sicurezza», intesa soprattutto come prevenzione e contrasto alle nuove minacce mondiali, tra cui il terrorismo. Le imprese italiane si sono adeguate ai tempi che corrono e hanno realizzato sistemi all'avanguardia. Prodotti presentati anche ad Idex, la fiera della Difesa di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Lo ha detto anche il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, in visita alla manifestazione assieme al Capo di Stato Maggiore, generale Enzo Vecciarelli: «Le nostre aziende sono nodi strategici del Sistema Paese e motore dell'economia nazionale».

La minaccia del terrorismo internazionale non solo è ancora reale, ma a causa degli equilibri precari in tutto il mondo è necessario pensare a sistemi in grado di garantire una sicurezza ai massimi livelli. Le innovazioni presentate sono numerose, tra queste il sistema anti drone di Leonardo, l'ex Finmeccanica. «Non c'è un'unica minaccia e non un unico posto in cui i droni possono colpire - hanno fatto sapere dal loro stand -, per questo abbiamo deciso di presentare una famiglia di soluzioni ad hoc, che abbiamo realizzato anche grazie alla nostra esperienza nel campo». Leonardo è, infatti, partner dell'Esercito, esperto di sensori nel settore dell'air management e sa bene cosa succede nel mondo nel campo della sicurezza e delle comunicazioni, tanto che si è candidato per la security control room all'Expo di Dubai 2020, in partnership con un'azienda emiratina. Nell'ambito di Leonardo è stato sviluppata anche la Contower della leccese RI, una torre equipaggiata dal colosso nazionale e da Oto Melara con armi a controllo remoto e, in futuro, con gli stessi sistemi anti drone che l'ex Finmeccanica ha piazzato anche negli aeroporti londinesi.

Le forze armate italiane hanno acquistato già una decina di torri, che potranno avere usi civili e militari e che a seconda dell'esigenza saranno personalizzabili e che saranno impiegate per lo più nelle fob all'estero. Ma le forze armate italiane hanno già in programma di prenderne altre. La torre, infatti, non è che un container trasportabile con qualsiasi mezzo aereo, terrestre o navale, che si alza fino a un'altezza di 7,8 metri e che può essere aperta o chiusa da oltre un chilometro di distanza. Un'innovazione che sta destando l'interesse anche dei Paesi stranieri. «La protezione è un nostro must - ha chiarito il generale Francesco Castradaro, direttore di Terrarm, la direzione nazionale armamento di Segredifesa, in visita ad Idex - ed è una peculiarità dell'Italia avere prodotti di altissima qualità».

Ad Abu Dhabi anche la Marina militare ha dato il suo contributo alla promozione dei prodotti italiani, con la Fremm «Carlo Margottini», che ha fatto tappa nell'ambito della campagna «Medio oriente e Mar arabico».

«Su questa nave - ha spiegato il comandante, capitano di fregata Marco Guerriero - possiamo far vedere i sistemi delle aziende partner Fincantieri, Mbda ed Elettronica. Migliori sono i sistemi, più sicurezza riusciamo a dare».

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